CASTELFORTE – “Il comprensorio termale di Suio vive una situazione drammatica e non potrà riaprire i battenti con effetti catastrofici per l’indotto a livello locale e conseguenze altrettanto disastrose sul piano occupazionale”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare. Sull’argomento Temporeale.info aveva svolto un servizio mirato.
“L’intero comparto – prosegue la nota – è alle prese con una seria crisi economica accentuata dalla decisione della Regione Lazio di procedere con l’aumento degli importi relativi alle tasse di concessione minerarie di circa il 90% rispetto al 2019. A questo macigno si sono aggiunti gli effetti devastanti dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Attraverso una nota ho rappresentato ai vertici della nostra amministrazione regionale la grave situazione che investe uno dei ‘gioielli’ della provincia di Latina. A loro ho inoltrato la richiesta di sospensione almeno fino al 31 dicembre 2020 il pagamento della tassa di concessione mineraria. Ho avuto modo di sentire per le vie brevi l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore, che mi ha assicurato la presa in considerazione della problematica, comunicandomi che presterà un’attenzione particolare alla vicenda.
E’ importante sottolineare come nel territorio di Suio si è sviluppata nel corso dei decenni un’attività imprenditoriale di grande rilievo, che ha portato alla realizzazione di strutture alberghiere importanti e di servizi con elevati standard qualitativi messi a disposizione dei turisti. Si tratta di una zona con potenzialità enormi ma da sempre penalizzata da una rete viaria inadeguata figlia di una carenza cronica sul piano infrastrutturale dei territori del sud-pontino.
In tempi non sospetti, non ultimo attraverso la presentazione di un emendamento alla PDC 31, avevo sottolineato la necessità di mettere in campo una serie di azioni per migliorare i collegamenti e favorire investimenti pubblici e privati per la realizzazione di opere infrastrutturali indispensabili per attrarre l’enorme indotto turistico proveniente da Roma e da Napoli. Purtroppo il raddoppio della tassa di concessione mineraria da un anno all’altro abbinato all’effetto devastante del Covid-19 anche sotto il profilo economico, rendono praticamente impossibile la prosecuzione di un’attività di straordinaria importanza per tutto il territorio di Castelforte. Urge un intervento dell’amministrazione regionale, che mi auguro, voglia prendere in considerazione la richiesta di sospendere almeno per tutto il 2020 la tassa di concessione mineraria”.