ISOLE PONTINE – La dichiarazione dello stato di crisi e, se fosse possibile, un sostegno normativo ad hoc alla stessa stregua di quanto ha fatto la Regione Campania nei confronti delle sue isole. E’ quanto chiederanno in video conferenza venerdì i sindaci di Ponza e Ventotene, Franco Ferraiuolo e Gerardo Santomauro, al vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori nel corso delle fasi iniziali di un tavolo tecnico che i rappresentanti delle due comunità isolane hanno chiesto di insediare all’inizio della “Fase 2” dell’emergenza coronavirus.
I due comuni non dispongono di un servizio statistico vero e proprio ma sono impietosi i dati riguardanti il mese di aprile formalizzati dagli stessi operatori. Se Ventotene denuncia come sia andato in fumo un quarto dell’attività economica di un intero anno solare per l’annullamento dei campi scuola ambientali da parte di scuole che avevano prenotato da ogni parte d’Italia, a Ponza nel weekend di Pasqua e nel lungo ponte dal 25 aprile al 3 maggio si sono perse oltre 15 mila presenze. Le perdite sono consistenti dunque e la Regione può svolgere – secondo le aspettative dei sindaci Ferraiuolo e Santomauro – un’azione di pronto soccorso, sia sotto il profilo economico-finanziario che legislativo, a favore dell’intero comparto turistico, tra case-vacanza, alberghi, settore nautico e attività commerciali. Il tavolo tecnico di venerdì promosso dai sindaci Ferraiuolo e Santomauro con il presidente Leodori può servire, dunque, a trovare un rimedio, tra la necessità di tutelare la salute di tutti e l’esigenza di non bloccare l’industria del turismo che ufficialmente sarà al palo,a causa del Covid 19, sino alla fine di maggio.
E’ il ‘dopo’ che incute timore e soprattutto tanta angoscia..e ai rappresentanti di Ponza della Confcommercio Lazio Sud e della Federalgerhi isolana che, guidati dall’attivo presidente Giovanni Mastropietro, hanno avviato una serie di incontri con l’amministrazione comunale per avviare una comune riflessione sulle tematiche derivanti dall’impatto e dalla conseguenze provocate dal Coronavirus. Gli operatori economici e turistici di Ponza hanno presentato una piattaforma rivendicativa che coniughi la sicurezza e la salute pubblica e la necessità delle stesse attività produttive di ripartire (con tutte le limitazioni possibili ed immaginabili) quando lo stabilirà il governo nazionale.
L’argomento è stato al centro della nona puntata di “Temporeale Live”, l’approfondimento quotidiano di Temporeale.info trasmesso in diretta streaming su Facebook e YouTube. Qui la registrazione della puntata.
VIDEO TEMPOREALE LIVE 9^ Puntata: “Coronavirus, Isole Pontine sempre più isolate: economia a rischio”
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Intanto il sindaco di Ponza ha accettato la proposta di insediare un tavolo unitario permanente di consultazione ma il suo svolgimento dipenderà esclusivamente dalle disposizioni governative, sia per il loro aspetto temporale che le modalità di attuazione, che “tutti noi attendiamo”. Lo stesso primo cittadino di Ponza intanto con un post su facebook ha ricordato che, insieme al Comune di Ventotene, ha chiesto alla Regione Lazio un’ordinanza che preveda il controllo e la regolazione degli arrivi “affinchè la sicurezza degli isolani venga tutelata anche nel periodo estivo in cui si svolgerà il movimento turistico”. E pubblicando una vignetta, Ferraiuolo ha chiesto agli isolani la massima vigilanza e rispetto delle prescrizioni del governo anti Covid 19: “Siamo una piccola realtà fragile che,se toccata dal contagio, potrebbe subire effetti devastanti. Sino ad oggi,grazie al vostro responsabile comportamento e senso di sacrificio, siamo stati capaci di tenete il Coronavirus lontano dalla nostra comunità. Non dobbiamo perdere tutto ciò con atti sconsiderati. Vi esorto alla responsabilità e alla prudenza, siate coscienziosi! Mantenete il distanziamento sociale usando i dispositivi individuali di protezione e limitando gli spostamenti allo stretto necessario.Tenete sempre presente che il Coronavirus non è stato debellato – ha concluso il sindaco Ferraiuolo – ed è sempre pronto per compromettere la nostra salute. E’ letale per la nostra vita, soprattutto per la popolazione anziana o con importanti patologie”.