SPERLONGA – Un vero danno che si aggiunge ai danni già pesanti del blocco obbligatorio, e che sferra un colpo duro alla ripresa del turismo locale. La scelta del presidente della Regione Lazio Zingaretti di escludere dalle riaperture delle attività commerciali gli stabilimenti balneari ha destato un forte malumore da parte degli operatori del settore, che speravano di poter recuperare almeno una parte del mese di maggio, fondamentale per l’impostazione della stagione estiva.
Invece, la notizia è arrivata come una scure, provocando l’immediata presa di posizione del sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, che ha stigmatizzato la scelta di Zingaretti sottolineando di non comprendere i motivi di tale decisione, in contrasto, tra l’altro, con i dettami governativi che invece permettono a livello nazionale il riavvio delle attività ricettive lungo il litorali d’Italia.
“Non si capisce il criterio con il quale è stata adottata questa scelta – dice con forte rammarico Leone La Rocca, presidente del Consorzio Sperlonga Turismo – Non vi sono in queste zone casistiche così diverse e gravi rispetto ad altre zone a vocazione turistico-balneare che supportino questa decisione. Noi chiediamo e speriamo che questa situazione venga rivista dal presidente Zingaretti e che possa invece far ripartire il comparto locale così come ripartono le zone dell’Adriatico e dell’alto Tirreno”.
Il Consorzio non esclude infine nei prossimi giorni la formulazione di una comunicazione ufficiale da inviare alla presidenza della Regione Lazio proprio per chiedere di includere gli stabilimenti balneari tra le attività autorizzate alla riapertura la prossima settimana.
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