SUD PONTINO – La Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un’inchiesta contro ignoti per individuare eventuali responsabilità sui fenomeni di inquinamento che nel corso degli anni ha interessato il Torrente Pontone, il corso d’acqua che, attraversando e sancendo i confini geografici di ben tre Comuni, Formia, Gaeta e Itri, sfocia sul tratto terminale della spiaggia di ponente di Formia di Vindicio. L’hanno confermato i sindaci di Gaeta e Itri, Cosmo Mitrano e Antonio Fargiorgio, che hanno evidenziato come le indagini, in corso da mesi ormai, scaturiscano da un esposto presentato negli uffici della Procura a Piazza Labriola a Cassino direttamente dal sindaco di Formia Paola Villa.
La professoressa di scienze naturali si era rivolta all’autorità giudiziaria dopo il rinvenimento di diverso materiale all’altezza della foce del torrente che, straripando la notte di Ognissanti del 2012, fu teatro della morte di un’anziana donna. L’esposto fu finalizzato ad accertare la provenienza di questi detriti e soprattutto individuare eventuali responsabilità da parte di uno dei due comuni che, lungo il suo tracciato, hanno a che fare con il corso d’acqua. Mitrano e Fargiorgio hanno fatto fatica a nascondere la loro “sorpresa e meraviglia” per il fatto di non essere stati informati, soprattutto a livello istituzionale, della legittima iniziativa del sindaco di Formia a tutela dell’ecosistema del litorale di ponente della città.
Aperta l’inchiesta da parte della Procura di Cassino, i due Comuni di Itri e Gaeta hanno agito in maniera distinta. Il sindaco avvocato Fargiorgio ha contribuito egli stesso a offrire collaborazione alla Procura. Ha dato mandato ai dirigenti della Polizia Locale e della ripartizione tecnica di monitorare a ritroso il tracciato del torrente lambendo anche la famosa discarica in località Calabaretto che la scorsa estate si riteneva essere una possibile causa di inquinamento del rio. “E invece alcuni mirati saggi geologici commissionati dal comune –ha dichiarato il sindaco Fargiorgio – hanno escluso questa eventualità.”
Il Comune di Gaeta, invece, ha atteso l’arrivo dei Carabinieri che hanno acquisito l’intera documentazione sul tortuoso iter di messa in sicurezza idraulica del torrente. “Ai Carabinieri ho consegnato anche il provvedimento della Regione che – ha commentato il sindaco Mitrano – ha stanziato, grazie al mio interessamento, 240mila euro per la sistemazione del corso d’acqua. Se il Comune di Formia avesse fatto altrettanto, ce lo faccia sapere”.