CISTERNA – Mazzette in cambio del rilascio delle patenti di guida e nautiche senza sostenere alcun tipo di prova. Agli esaminandi veniva detto che gli esami teorici sarebbero stati sostenuti e superati da altre persone mentre per quelli pratici, organizzati ad hoc nei pressi della Motorizzazione civile di Roma, ci avrebbe pensato un ingegnere connivente poi risultato essere appartenente anch’egli a questa organizzazione. Sono state estese anche a Cisterna di Latina le laboriose indagini del Carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria di Roma che hanno notificato ad un uomo di 78 anni una delle dodici ordinanze di custodia cautelare con obbligo di dimora nel comune pontino in cui risiede.
Secondo le risultanze investigative dell’Arma, condivise dalla Procura prima e dal Gip del Tribunale di Napoli Nord il 78enne avrebbe fatto parte di un’organizzazione a delinquere finalizzata – come detto – alla falsificazione e smercio di patenti di guida e nautiche e ma anche concorso nella produzione e utilizzo di valori bollati falsi. L’anziano di Cisterna era diventato il referente per la provincia di Latina di questo sodalizio che aveva il suo raggio d’azione per lo più in Campania, ad est e a nord di Napoli, a San Giorgio a Cremano e a Giugliano, e a Casal di Principe,in provincia di Caserta. Anche il 78 enne, come gli altri 11 indagati – quattro sono finiti ai domiciliari, tre hanno beneficiato dell’obbligo di dimora e quattro sono destinatari del divieto dell’esercizio dell’attività di professionale da sei mesi a un anno – vantando rapporto con funzionari di primissimo piano della Motorizzazione civile di Roma-Laurentina, avrebbero assicurato agli esaminandi il conseguimento della patente di guida e di quella nautica ma con il preliminare pagamento di un prezzario stabilito a monte, tra i 3000 e 3500 euro per le prime, 2000 euro per le seconde.
I Carabinieri del Colonnello Renato Chicoli hanno appurato inoltre che le patenti venivano contraffatte e stampate in uno studio grafico di Giugliano e presso una tipografia di Casal di Principe, un sistema che ha permesso a quattro avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere, che sono anche loro indagati, di utilizzare marche da bollo contraffatte apposte su documenti presentati al Pubblico registro automobilistico, alla Motorizzazione civile di Napoli e Caserta, presso il Tribunale civile di Napoli Nord, ggli uffici del giudice di pace dipendenti dello stesso Tribunale e di quello di Santa Maria Capua Vetere. L’operazione,infine,si è arricchita con il sequestro di materiale hardware, di supporti per la falsificazione di marche da bollo provenienti dalla Cina, di 559 marche false per un danno erariale di oltre 22.000 euro e,naturalmente numerose patenti di guida e nautiche contraffatte.
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