FORMIA – Resta in maggioranza ma da indipendente e sceglie di non andare all’opposizione. Il consigliere comunale Giovanni Costa, di cui l’altro giorno abbiamo anticipato le dimissioni dalla lista civica “Un’altra Città”, chiarisce la sua posizione e le motivazioni che lo hanno spinto a prendere tale decisione.
“Ho atteso che trascorresse la parte più complessa del delicato momento storico che stiamo vivendo e con l’iniziale timida ripresa delle attività ho deciso di rendere pubblica la scelta di rendermi indipendente dalla maggioranza, una decisione da tempo maturata e non più rinviabile”, spiega Costa.
“Un passo sofferto e lungamente meditato – prosegue – che mi aveva portato a considerare un mio passaggio all’opposizione, scelta poi non effettuata dopo il colloquio avuto con il sindaco nei primi giorni del mese di maggio, colloquio che ha fatto seguito a quello avuto con il gruppo consiliare di cui facevo parte, persone con cui mi sono trovato bene e che ringrazio ed abbraccio con affetto, sia per la disponibilità avuta nei miei confronti che per pazienza avuta nel sopportarmi. Entrambi mi hanno invitato a valutare un’eventuale posizione da indipendente, cosa che in un momento come questo in cui occorre la massima responsabilità ho reputato più idonea rispetto alla mia prima decisione. Ho quindi anticipato verbalmente alle parti tale decisione ed ultimamente ho incontrato il sindaco con cui ho avuto un colloquio garbato e corretto, imperniato sul reciproco rispetto e sulla chiarezza che si necessita in situazioni del genere”.
“Tale mia scelta – continua Costa – è conseguenza della impossibilità a dare impulso all’attività amministrativa in risposta al programma che ci eravamo prefissati ad inizio mandato e per il quale siamo stati eletti, della approssimazione nel tessere un rapporto pieno con la nostra comunità, nella poca predisposizione al confronto per trovare soluzioni che diano migliori risposte alle difficoltà delle persone, del continuo rincorrere obiettivi non coordinati e scollegati l’uno dall’altro, punto di vista già da me esplicitato pubblicamente in una delle ultime riunioni della Commissione Bilancio in cui ho partecipato e fatto presente sin dai primi momenti di amministrazione.
Quando il campo viene riempito da individualismi che comportano un continuo ondeggiare alla ricerca di spazi ed opportunità si ritorna ai metodi da vecchia politica che ci eravamo proposti di cambiare. In questo scenario resta difficile anche prospettare anche iniziative individuali tendenti a tamponare determinate situazioni.
Io ci ho provato ma probabilmente non si è mai creato quel rapporto di reciproco rispetto politico che dovrebbe mettere tutti sullo stesso piano per unirci nel dare maggiore impulso all’attività amministrativa. Eppure i numerosi abbandoni dalla maggioranza di assessori (tra cui l’ex assessore D’Angiò) e delegati avrebbero dovuto far riflettere. Neppure questo, si è continuato ad andare avanti senza preoccuparsi di fare una autocritica, senza pensare che le riflessioni di questi potessero avere anche un solo briciolo di verità, senza mettersi apertamente in discussione. E ciò vale per tutti, anche per me.
Sentirsi in dovere di alzare la mano solo per senso di appartenenza la maggioranza non ha senso, si arriverebbe al paradosso di continuare a non dover esternare pubblicamente il proprio pensiero in quanto diverso da quello di chi governa. Non è nella mia natura e sarebbe poco rispettoso nei riguardi del gruppo consiliare con il quale ho continuato a collaborare fino a questi giorni ed in particolare di coloro che mi conoscono bene e di chi con me ha contribuito a portare avanti una seppur minima proposta politica, cosa che continueremo a fare insieme.
Con tale decisione non intendo però riconoscermi nell’opposizione: manterrò il mio status di consigliere indipendente, aperto al dialogo con tutti, valuterò di volta in volta i provvedimenti portati all’attenzione del consiglio comunale e proporrò per quanto consentito nel rispetto dei ruoli e delle funzioni”.
In ultimo, “al fine di evitare qualsiasi equivoco e/o interpretazioni di sorta”, Costa sottolinea che, “contrariamente a quanto riportato in qualche commento sui social”, non è più tesserato con il Partito Democratico, “avuto l’ultimo tesseramento nel 2017”.