MINTURNO – “Con la delibera n.90 del 27 maggio scorso, l’amministrazione Stefanelli ha approvato all’unanimità l’ennesimo aumento ai danni dei cittadini, quello del costo degli abbonamenti per i parcheggi”. A denunciarlo è il movimento civico Minturno Libera.
L’aumento, si legge nella nota, avviene “sempre con la solita modalità che li contraddistingue dal principio: hanno distratto il popolo con altre notizie e hanno fatto passare in sordina lo smacco ai contribuenti. Oppure qualcuno ha sentito o letto comunicazioni in merito da parte degli amministratori? E così, dopo aver aumentato l’addizionale comunale IRPEF (dallo 0,5 allo 0,8%), il prezzo del ticket della mensa scolastica (da 3€ a 3,50€) ora mettono subdolamente di nuovo le mani in tasca ai cittadini aumentando il costo della sosta a pagamento”.
“Infatti – continua Minturno Libera – dal primo giugno il costo degli abbonamenti per i residenti (e i proprietari e/o locatari non residenti) lieviterà del 20% e quello valido per la stazione FS addirittura del 37%. Tutto questo mentre le loro indennità di carica continuano a registrare un bel + 20% rispetto alle precedenti e non ci pensano proprio a riportarle ai precedenti valori, nonostante li stessimo invitando già da un anno, nonostante il famoso pre-dissesto finanziario dichiarato e nonostante la crisi che ci ha colpito.
Ma l’aumento non è il solo aspetto su cui obiettiamo perché questa delibera contiene dei risvolti alquanto contorti. Innanzitutto, occorre rilevare che l’innalzamento dei prezzi riguarda solo due categorie di abbonamento (residenti e pendolari) sulle quattro totali mentre il costo per le altre due resta invariato. Di solito, quando si va incontro a un aumento dei prezzi questo dovrebbe essere generalizzato, invece loro hanno scelto di colpire le fasce secondo noi da preservare: i cittadini minturnesi e i lavoratori e studenti che usufruiscono del parcheggio della stazione. Poi, la motivazione di dover permettere il frazionamento mensile non regge: se non si volevano aumentare gli importi bastava suddividere l’importo annuale per 12 e poi moltiplicarlo per 7, ossia i mesi che vanno da giugno a dicembre.
Inoltre, non ci è chiaro come si regoleranno con chi ha rinnovato l’abbonamento prima del 1 giugno e quindi lo ha pagato con le vecchie tariffe anche per il periodo interessato dall’aumento. Chiederanno la differenza o creeranno delle disparità tra cittadini che usufruiscono dello stesso servizio? Infine, non ci è chiaro come si sono regolati con il fatto che la scadenza del contratto del servizio della sosta a pagamento è prevista per il 31 dicembre di quest’anno.
Chi ha rinnovato l’abbonamento annuale tra gennaio e maggio, riceverà un rimborso per i mesi eccedenti? Speriamo con questa nota di trovare perlomeno delle risposte all’ennesimo aumento perpetrato in maniera subdola da questa amministrazione”.
DOWNLOAD: delibera 90 del 27 maggio 2020