FORMIA – Raphael Rossi è ancora amministratore unico della Formia Rifiuti zero, la società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti a Formia e a Ventotene. Lo sarà almeno sino al 18 giugno. A questa data l’assemblea dei soci ha rinviato la discussione e l’approvazione del bilancio consuntivo 2019, adempimento in occasione del quale il manager torinese, nominato sin dalla costituzione della società nel 2014, decadrà automaticamente dall’incarico.
Il bilancio della “Frz” non è stato approvato ufficialmente per una carenza formale ma molti giurano che il rinvio sia collegato ai ritardi che stanno caratterizzando la scelta del nuovo amministratore da parte del sindaco di Formia Paola Villa dopo che la Giunta lo scorso gennaio ha nominato una commissione di saggi per valutare i curricula dei 14 candidati. Ma andiamo per gradi. L’assemblea dei soci – la delegazione formiana era assai numerosa formata dal sindaco Paola Villa, dall’assessore alle municipalizzate Orlando Giovannone e dal delegato (ed ex dirigente del settore ambiente del comune) Gino Forte mentre il comune di Ventotene era rappresentato dal capogabinetto (nonché ex segretario e direttore generale del comune di Formia) Mario Taglialatela – ha dovuto prendere atto che il comune di Formia, quale socio di maggioranza, non ha approvato il suo Piano economico finanziario, sia per le nuove disposizioni del governo anti Covid ma anche perché l’Arera, l’autorità governativa che ora si occupa anche di rifiuti oltre che di energia e acqua, ha introdotto lo scorso ottobre alcune novità sulla redazione del Pef. Da qui la decisione di rinviare l’assemblea dei soci della “Frz” beneficiando della proroga concessa da uno degli ultimi Dpcm del governo Conte che ha fissato – a causa della pandemia – il 30 giugno prossimo il termine ultimo per l’approvazione dei bilanci consuntivi delle società municipalizzate.
La “Frz” avrebbe inoltrato varie copie dei bilanci aziendali con residui e utili – si parla di una cifra oscillante sui 400mila euro – e l’amministrazione Villa non li ha tenuti in debita considerazione per ragioni oscure. Paradossalmente è quell’utile aziendale a far …paura nella fase il cui lo stesso socio pubblico di maggioranza, il comune di Formia, deve sciogliere un nodo “politicamente” significativo: la scelta del nuovo amministratore unico della Formia Rifiuti zero. Al momento è Raphael Rossi e lo stesso, dopo aver contribuito a produrre un utile pesante, ha presentato la sua ricandidatura per succedere a stesso.
C’è stato il fermo tecnico-amministrativo legato all’emergenza sanitaria del Coronavirus ma sulla scelta “è calato il silenzio”. Almeno “da sei mesi”. A scriverlo è il capogruppo del Partito Democratico, Claudio Marciano, il “papà” politico della municipalizzata costituita dalla Quarta Giunta di centro sinistra di Sandro Bartolomeo. Marciano da settimane è preoccupato sul futuro gestionale della società, tra accertamenti promossi dal gruppo formiano della Guardia di Finanza, la richiesta del segretario generale e responsabile dell’anticorruzione del comune di Formia Alessandro Izzi di avere (dal controllo analogo del comune) un censimento sulle indennità, rimborsi e spese effettuate dall’amministratore Rossi negli ultimi anni e il fuoco incrociato tra il manager piemontese e il neo direttore tecnico Raffaele Rizzo. Se quest’ultimo continua a ribadire “di non essere mai andato dalla Finanza”, Marciano per rimuovere tutti i dubbi che l’assillano ha acceso dalla sua abitazione di Torino il suo computer e ha inviato una Pec al sindaco Villa per effettuare un accesso agli atti “per raccogliere tutta la documentazione relativa alla selezione per l’Amministratore Unico della Formia Rifiuti Zero”.Marciano, nello specifico, ha chiesto, in particolare, copia dei “curriculum vitae” dei partecipanti e dei verbali della commissione che li starebbe valutando. “Da sei mesi, su questa procedura, è calato il silenzio – ha dichiarato Marciano – Non sono chiari, oltre che i profili dei partecipanti, i criteri che seguirà la commissione, dato che la Sindaca ha impedito alla stessa di attribuire dei punteggi di merito ai curricula e ai colloqui. Non si comprende pertanto cosa dovrebbe valutare questa commissione, e in che termini questa possa definirsi una ‘selezione’ pubblica quando non dà come esito una graduatoria di merito. E’ evidente che, stando così la procedura, la scelta finale su chi dovrà gestire l’azienda sarà riservata al totale arbitrio della Sindaca, che potrà decidere al netto della professionalità dei candidati.”
Nell’accesso agli atti Marciano è andato oltre: ha chiesto anche copia dei verbali di assemblea dei soci e della commissione sul controllo analogo degli ultimi due anni, nonché di tutta la corrispondenza intercorsa nell’ultimo anno tra la società e il Comune. In particolare ha sollecitato di avere la disponibilità delle copie delle bozze di bilancio 2019, che non sono state ancora approvate dal Comune, malgrado i termini ordinari siano già superati da un mese. “ Nessuno di questi atti, in ogni caso, è stato minimamente condiviso né con la commissione ambiente né con altri organi Consiliari, malgrado la Sindaca e la dirigenza aziendale sia tenuta a relazionare semestralmente proprio alla commissione sulle attività svolte, come previsto dall’articolo 14 comma 2 del Regolamento sul controllo analogo, di cui purtroppo non c’è traccia sul sito del Comune. La “Frz” è un’azienda sana e ben gestita. I suoi bilanci sono in attivo. Il suo patrimonio è in buone condizioni. I suoi risultati ambientali sono ottimi e i costi inferiori rispetto alla media del comprensorio – ha concluso il capogruppo Dem – Tuttavia questa azienda opera in un campo dove i conti arrivano in rosso facilmente, specie quando si autorizzano assunzioni e servizi non coperti dal piano economico, e quando la politica anziché definire strategie e indirizzi, vuole mettere le mani nella gestione operativa”. A buon intenditor, poche parole…