MINTURNO – Una campagna di scavi che ha l’obiettivo di diventare un importante attrattore turistico per Minturno e per l’intero Golfo di Gaeta. E’ quella iniziata, sotto una pioggia battente,nelle vicinanze dell’area archeologica del teatro romano di Minturnae per portare alla luce, grazie all’intervento finanziario del Mibact, quello che era il “Castrum”, la Minturnae romana delle origini poi diventata l’area sacra della colonia dove si collocano il grande santuario delle acque, i templi e gli edifici pubblici.
Nel suo intervento il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, affiancato dagli assessori Mino Bembo e Mimma Nuzzo, ha sottolineato l’importanza e la bontà dei vari interventi in corso in quest’area, ai confini con la Campania: non solo la riqualificazione del vecchio ponte borbonico sul fiume Garigliano e il recupero dell’antica via Appia ma anche la volontà del comune di promuovere un concorso di idee per il risanamento della riva destra, quella laziale, dello stesso Garigliano che, chissà, un giorno, potrebbe tornare ad essere navigabile come un tempo.