SAN FELICE CIRCEO – La convinzione investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Terracina è una soltanto: esiste un’organizzazione criminale a livello nazionale che, pur operando in diverse località italiane, utilizza alcuni raggiri e artifici di natura psicologica per truffare chi dovrebbe permettere, nella fase del post lockdown, lo svolgimento delle proprie vacanze. L’ultima vittima di questo nuovo stratagemma truffaldino è una donna di 62 anni residente nel centro storico di San Felice Circeo.
Ben cinque persone, residenti a Bari, Cosenza, Roma, Pescara e a Quarto,in provincia di Napoli, le avevano chiesto informazioni, attraverso un portale specializzato per la locazione delle seconde case per le vacanze, circa l’affitto di una abitazione di proprietà nella parte alta di San Felice Circeo per il solo mese di agosto. La proprietaria aveva avanzato anche l’offerta economica, 2800 euro, ma, anziché avere l’accreditamento quale forma di garanzia per il futuro contratto di locazione, ha dovuto versare lei stessa questa somma di danaro ai cinque attraverso alcune ricariche postpay.
Il motivo? I cinque, che sono stati denunciati per truffa dai militari del Capitano Francesco Vivona, hanno voluto “spiegare” all’ingenua donna che di lì a pochi giorni avrebbe ricevuto le ricariche postpay ma per ‘capire’ la gestione di questo accreditamento avrebbe cominciato lei ad effettuare alcuni versamenti in prova. Il raggiro è stato scoperto dal figlio della 62enne nel momento in cui ha preso visione delle operazioni compiute dalla madre generosa ma anche un po’ incauta.