FORMIA – Non è mancata la replica da parte di Acqualatina alle dichiarazioni del sindaco Paola Villa, in merito al riversamento nel mare di Formia delle acque provenienti dal campo pozzi “25 Ponti”: per il gestore idrico “i fenomeni sono da considerarsi privi di ogni pericolosità”. “Il riversamento – aggiunge Acqualatina – è dovuto a un eccesso di acqua emerso durante le lavorazioni, segno di una grande presenza di risorsa idrica e ottima potenzialità del campo pozzi”. Ma andiamo per gradi.
LA DENUNCIA DEL SINDACO VILLA
L’accusa è circostanziata: Acqualatina, nell’ambito dei lavori di realizzazione e spurgo dei due nuovi campi pozzi in località “25 Ponti”, ai confini dei comuni con Itri e Gaeta, avrebbe riversato le acque, miste a sedimenti terrosi, in un vicino canale di scolo che sfocia direttamente sulla spiaggia di ponente di Vindicio a Formia. Questa situazione ha creato notevoli danni alle attività turistiche, balneari e ricreative del litorale e ha provocato un grave danno di immagine alla città. A scriverlo in un duro esposto è il sindaco di Formia Paola Villa che, stigmatizzando quando accaduto alla Prefettura di Latina, alla Regione Lazio, alla Provincia, alla segreteria dell’Ato 4 e alla Guardia Costiera, ha fatto rilevare come il Comune fosse all’oscuro delle attività di scavo messe in campo da Acqualatina che, così facendo, ha “creato enormi problemi alle attività turistiche e balneari di Vindicio”. Il sindaco Villa punta di nuovo il dito contro l’ente gestore, accusato di non onorare la basilare regola di rispetto tra enti, la comunicazione e la condivisione di informazioni. Da qui la decisione del comune di Formia di adire le vie legali “nell’ottica di tutelare i propri cittadini, gli esercizi turistico-commerciali e la propria immagine”. L’Amministrazione Comunale non ha perso tempo e, “in assenza di comunicazioni sulle operazioni in corso di svolgimento, si è attivata per interrompere questo artificiale fiume provenienti dal campo pozzi e ha inoltrato una nota di denuncia “per danno di immagine”.
LA REPLICA DI ACQUALATINA: “FENOMENI NON PERICOLOSI”
La polemica tra i due enti è stata alimentata dalla rete e molti cittadini hanno sottolineato come la sabbia utilizzata lo scorso anno dal Comune di Formia per realizzare il “Presepe di sabbia” è ancora lì, presente nella corte del palazzo municipale e basta un temporale che la condotta fognaria del Comune di Formia (ormai da tempo) vada in tilt.