FORMIA – Dopo la dolorosa decisione del Basket Scauri di vendere al Catanzaro il titolo sportivo di serie B, il Meta Formia potrebbe fare altrettanto. Il cerino, acceso, ce l’ha in mano l’amministrazione comunale di Formia, costretta a dare una risposta alla “seconda realtà cestistica della provincia” di giocare in casa, davanti ai propri tifosi, a Formia, il prossimo torneo cadetto. E’ stato quasi un ultimatum – anche se l’interessato ha cercato per questioni diplomatiche di vestire i panni del pompiere – quello posto, dopo un anno di mancate risposte da parte della Giunta del sindaco Paola Villa, dal presidente della società formiana, Roberto Tartaglione. L’ha fatto nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici dello stabilimento della Meta, nella zona industriale di Penitro, il main sponsor della società capace in pochi anni di sfiorare il professionismo del canestro.
Tartaglione, affiancato dai suoi massimi collaboratori e componenti dello staff tecnico, ha chiesto, senza peli sulla lingua, di avere “subito” la disponibilità del Palamendola, nel quartiere di San Pietro, per giocare le gare casalinghe della prossima stagione agonistica, molto attesa dopo i tagli e le rinunce che stanno provocando le conseguenze economiche del Covid 19. Un discorso è stato più volte sottolineato nel corso dell’appuntamento con i cronisti: il Meta Formia Basketball non è più disposto a giocare sul parquet del Palaborrelli, una necessità cui ha dovuto far fronte nel corso dell’ultima stagione dopo la storica promozione, nel giugno 2019, a causa della mancanza di un impianto di gioco omologato. A cominciare dallo storico PalaFabiani. La società del presidente Tartaglione ha atteso un anno, le risposte del comune, quelle vere, non sono arrivate e la futura programmazione e campagna acquisti, unitamente alla gestione di un invidiato settore giovanile (oltre un centinaio i bambini e i ragazzi affiliati), è condizionata dalla disponibilità di un proprio campo di gioco. Tartaglione nell’intervista video allegata dice di essere pronto ad attendere “il tempo che ci impone la Federazione, fine luglio quando dovremmo formalizzare l’iscrizione, il versamento della fidejussione ed indicare il campo di gioco”.
Intanto, dopo il tam tam sui principali canali social, il contenuto della conferenza stampa è diventato un altro oggetto di preoccupazione da parte dell’amministrazione comunale che, già destinataria nei giorni scorsi di una precisa interrogazione del gruppo consiliare di Forza Italia, ha dovuto affrontare subito questa emergenza “che non è solo sportiva – ha aggiunto il presidente Tartaglione – ma anche sociale”. Il massimo dirigente della società ha avuto una lunga telefonata con l’avvocato Simone Troisi, presidente della commissione consiliare Sport e politiche giovanili con il quale è stata concordata una richiesta d’incontro “in cui dovranno esserci tutti”: il sindaco Paola Villa, l’assessore allo sport Alessandra Lardo e anche al dirigente dell’omonimo settore, la comandante della Polizia Locale Rosanna Picano. Tartaglione nell’intervista appare essere ottimista ma in effetti non lo è. Ecco le ragioni: l’ambito Palamendola, realizzato dalla Provincia su forte impulso dell’allora presidente del consiglio provinciale di Latina (e sindaco di Formia) Michele Forte, è sì ora nella disponibilità del comune ed è oggetto di concessione che, scaduta, è stata rinnovata. Il presidente Tartaglione sa che il nuovo bando non è stato pubblicato – l’estate è ormai iniziata- e difficilmente si conoscerà il nome del nuovo concessionario non prima di diversi mesi. La struttura di San Pietro ospita, poi, l’attività di altre discipline sportive che, praticate da bambini, stanno conoscendo palcoscenici nazionali grazie al quotidiano lavoro svolto nella struttura ora nel mirino del Formia Meta Basketball.
Il comune è in ritardo anche per un altro motivo: qualcuno della maggioranza – e questa circostanza sarebbe stata ammessa dall’avvocato Trosi nella lunga telefonata con il presidente Tartaglione – ha dimenticato di inserire il Palamendola, in occasione della recente approvazione del bilancio di previsione 2020, nell’elenco dei beni da “valorizzare” da parte dei privati (e Tartaglione era ed è disponibile ad effettuare investimenti privati) a differenza di altri che, finiti nell’oblio e nel degrado più totale, non hanno più nulla da valorizzare. Ma sono punti di vista. Intanto la campagna acquisti è ferma e lo ammette il presidente Tartaglione, interessato a far sedere di nuovo sulla panchina della sua squadra un “guru” della palla a spicchi del panorama laziale e non solo: Gianni Di Rocco. Infine Tartaglione non poteva non sottolineare la dolorsa rinuncia degli “amici” del Basket Scauri a disputare, dopo 70 anni di affiliazione alla Fip, il prossimo campionato di serie B sulla scorta della vendita del titolo sportivo al Basket Catanzaro: “E’ meglio non parlarne perché mi intristisco già a pensare che il Basket Scauri non c’è più”
INTERVISTA Roberto Tartaglione, presidente Meta Formia Basketball