FORMIA – Non sono passate inosservate le dichiarazioni rilasciate al nostro portale dall’assessore al bilancio del comune di Formia Biagio Attardi circa l’esistenza di un fondo sui crediti di dubbia esigibilità lievitato ad oltre 24 milioni di euro dopo essere stato calcolato con il metodo ordinario (imposto dalla nuova normativa entrata in vigore) rispetto ai 12 milioni e 186 mila euro del bilancio 2019 che era stato parametrato con ilmetodo semplificato cui ha fatto ricorso il comune dal 2015 in poi.
Il sindaco Paola Villa, nominando Attardi assessore al bilancio, sapeva di poter fare affidamento su un esperto del settore avendo guidato quella ripartizione e l’ufficio personale sino a poco meno di dieci anni fa. Si è rivelata sinora una scelta appropriata e Attardi, prima di incontrare i cronisti facendo ricorso ad un linguaggio e ad una sostanza molto appropriati, ha fatto un annuncio shock partecipando ai lavori della commissione bilancio dove fortunatamente la discussione è stata “serena e proficua”. Il consiglio comunale di Formia, subito dopo l’approvazione del rendiconto 2019, dovrà approvare una maxi variazione di bilancio di un milione e 200 milaeuro per “mettere in equilibrio” il documento contabile dell’esercizio finanziario in corso. Questa correzione “in corsa” provocherà un copioso taglio delle spese che rende “inverosimile” il bilancio di previsione 2020 approvato poco meno di due mesi.
Il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco in commissione ha accusato la maggioranza Villa di aver peccato di trasparenza: “Sapeva che, non potendo beneficiare più di alcuna proroga, avrebbe dovuto applicare il sistema ordinario per censire i crediti di dubbia esigibilità, criterio diventato obbligatorio per i comuni del 2019. Se sapeva che il bilancio avrebbe dovuto subire una variazione subito dopo questo adempimento normativo perché l’ha approvato in quel modo? Con capitoli che, dopo soli due mesi, ora deve ritoccare in diminuzione?
L’assessore Attardi in commissione bilancio, in conferenza stampa e nella nostra intervista video ha brillato di onestà intellettuale quando ha detto che “se fossi stato io il passaggio dal sistema semplificato a quello ordinario l’avrei autorizzato già nel 2015”. Questa confessione ha esaltato ancor di più il rappresentante del carroccio in commissione bilancio: “Ci risulta che l’assessore al bilancio in carica in una Giunta di centrosinistra era Fulvio Spertini che poi il sindaco Paola Villa ha nominato a ricoprire questo ruolo dopo il voto amministrativo del 2018. Peccato che sia rimasto in carica per poco tempo. Aveva le idee molto chiare per avviare un serio progetto di lotta all’evasione e all’elusione fiscale che qualcuno all’interno ha contribuito ad osteggiare. Prendiamo atto che l’assessore Attardi voglia riprendere ora le file di questo discorso utilizzando il personale interno dell’ente per il recupero dei tributi comunali comela Tari e l’Imu e esternalizzando il servizio per la caccia agli evasori dei tributi minori. Se questa maggioranza ci avesse dato ascolto, avremmo evitato di perdere tanto tempo. Ma mai dire mai”. Ha aggiunto Attardi: “E’ stato fatto un lavoro che permetterà una ripartenza, dura ma vera, con un Bilancio chiaro e trasparente”.
Se ne è riparlato lunedì mattina quando la conferenza dei capigruppo ha convocato il consiglio comunale per l’approvazione, ilprossimo 15 luglio, del rendiconto dell’esercizio finanziario 2019. “E’ stata un’altra furbizia che – ha concluso osservando Di Rocco – a malapena gli stessi bambini non capirebbero. Si tratta di una convocazione al fotofinish per evitare l’arrivo di una diffida ad adempiere nei venti giorni successivi al termine ultimo previsto dalla legge, il 30 giugno 2020. Continuare a mettere la testa sotto la sabbia è l’ultima che interessa alla città”.
Se non bastavano i duri affondi di alcune forze di minoranza si sono aggiunte le severe censure di Fulvio Spertini che ha avuto le chiavi della cassaforte del comune di Formia sotto due amministrazioni,quella di centro sinistra di Sandro Bartolomeo e quella attuale civica della professoressa Paola Villa. E’ quest’ultima il bersaglio privilegiato dell’ex assessore al bilancio secondo il quale “per pagare i 12 milioni di debito con 800mila euro ogni anno per 15 anni o si riducono le spese o si aumentano le entrate. L’amministrazione Villa va invece a rispolverare gli insegnamenti “creativi” alla Tremonti, i cui risultati hanno costretto Berlusconi a scappare di notte dal palazzo lasciandoci soli a fare i conti con una certa Fornero. Speriamo nella ‘ciorta’ perché l’idea della Sindaca è, secondo le sue parole, di pagare fino al 2023 con la liquidità che otterrà dalla rinegoziazione dei mutui. Capito? Poi, quando si dovranno pagare i mutui non pagati in questo periodo di Covid, chi ci sarà vedrà. Neanche un euro di spesa verrà scontato dalla fantomatica rinegoziazione dei mutui, ma semplicemente verranno allungati i tempi per pagarli, per permettere ai comuni di far fronte a spese impreviste (vedi nuovamente Covid, per le cui spese è nata la legge sulla rinegoziazione) con un po’ di liquidità in più che a Formia serve come l’aria.” Anche Spertini teme che oggi alla cassa del Comune “manchino già 4 o 5 milioni di euro.
La Sindaca li userà invece per una spesa che più prevedibile e obbligata non si può, cioè per pagare il disavanzo durante la sua amministrazione. Non una parola per interventi sulla spesa e nemmeno sul recupero delle annose morosità e tantomeno sull’evasione. Beh, sentiremo dal Consiglio Comunale cosa ne verrà…”