SANTI COSMA E DAMIANO – Si è svolto lo venerdì scorso il consiglio comunale di Santi Cosma e Damiano per l’approvazione di sei punti all’ordine del giorno. Al primo punto l’assestamento generale del bilancio 2020/22 che ha visto variazioni perlopiù dettate da entrate straordinarie provenienti dalla Regione Lazio per l’emergenza Covid, tra le quali un fondo per lo sgravio della Tari a favore di quelle attività che hanno scontato un periodo di chiusura.
Il secondo punto ha infiammato la discussione nell’aula virtuale, visto che il consiglio si è tenuto in modalità digitale. Infatti, l’ente ha presentato alla discussione consiliare un disavanzo di amministrazione nel rendiconto di gestione 2019 di ben 604.000 euro, che per il sindaco Taddeo sono dovuti ad un adeguamento di legge nel metodo di calcolo dei crediti di dubbia esigibilità, mentre, per la minoranza tale metodo da sempre esistito è stato intimato dal revisore contabile Rag. Fausto Gasperini nel verbale n.42 del 27 aprile dove invitava l’ente, guidato dal sindaco Taddeo, ad una valutazione più oculata di tutti quei crediti di dubbia esigibilità, pena il parere contrario proprio in sede di assestamento.
Il capogruppo di opposizione Rolando Bozzella nel suo intervento ricordava che tale situazione comporterà per l’ente la riduzione nelle possibilità di spesa corrente a favore dei Sancosimesi di ben 40.000 euro l’anno per i prossimi 15 anni, situazione complicata, ma ulteriormente aggravata da una ormai atavica difficoltà dell’ente di incassare gran parte delle voci di entrata impostate in bilancio. “D’altronde – ha dichiarato Bozzella – lo dimostra la ormai crescente posta in bilancio della voce spese per liti, che ha raggiunto la cifra di ben 102.000 € per l’instaurarsi di continui contenziosi, come quelli che sicuramente proverranno dalla scellerata azione di accertamento effettuata a danno degli esercenti, considerando il regolamento della pubblicità approvato nel 2016, solo per gli effetti impositivi e non per i termini di riduzione temporale, previste a favore degli utenti, per il periodo di riferimento degli accertamenti stessi”.
La minoranza nella votazione del disavanzo di amministrazione abbandonava l’aula virtuale rientrando poi per il prosieguo della discussione. Vi erano di fatti poi una variazione di bilancio, due debiti fuori bilancio per circa 10.000 euro e l’approvazione dell’iter per un project financing sulla pubblica illuminazione, che fa capolino tra la lista delle cose “da fare” già da qualche anno, ma che ancora tarda ad essere concretizzato.