MINTURNO – Una maggioranza in crisi quella del sindaco Gerardo Stefanelli. E’ il pensiero del gruppo civico “Minturno Libera” che fa un’analisi politica dell’attuale stato del consiglio comunale.
“Come cambiano le cose tra uno spot e l’altro del Sindaco Stefanelli – si legge nella nota – Era il 7 luglio scorso quando il Primo Cittadino affermava a gran voce: “7/7/2016-7/7/2020. Tra le tante cose per cui sarà ricordata questa esperienza Amministrativa ci sarà anche la stabilità politica della maggioranza di Governo. In quasi tutti i Comuni c’è un turnover frequente di Assessori nella Giunta; a Minturno stessa Giunta e stessi Assessori dall’inizio alla fine”. Oggi, invece, a distanza di neanche un mese, si apprende che a seguito dell’assenza di ben 5 consiglieri di maggioranza durante l’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco ha richiamato all’ordine i suoi, minacciando in caso contrario di azzerare la Giunta e di far tornare a Minturno il terzo Commissario degli ultimi 10 anni. Le ragioni della crisi sembrerebbero risiedere nell’ingresso degli avvocati Signore e Faticoni nelle file della maggioranza, di cui Minturno Libera non più tardi di una settimana fa aveva proprio denunciato questi legami oramai diventati palesi (da ultimo con la presenza dell’Avv. Faticoni nel video spot del 13 luglio scorso). E chissà che finalmente sia affiorato tra qualche membro della maggioranza quell’imbarazzo che sarebbe stato doveroso già anni orsono.
E sì, perché la questione non è nuova ed anche in passato aveva portato il Primo Cittadino ad imbarazzanti gesti di stizza: già nell’ottobre 2019, infatti, il PD aveva espresso malcontento per i suoi legami con gli avvocati Signore e Faticoni e in quell’occasione Stefanelli aveva reagito azzerando di punto in bianco le deleghe degli Assessori. Successivamente era poi tornato sui suoi passi, ma non senza farsi immortalare sui social in compagnia dei due legali, beffardamente sorridente. È certo però che chiedere oggi al Sindaco il rispetto del perimetro politico risulta quantomeno tardivo e ridicolo soprattutto quando quello stesso perimetro di fatto non è mai esistito, non essendo mai stata portata avanti un’opposizione consiliare fatta eccezione per i consiglieri Iossa e Moni. Risulta altrettanto insulsa la risposta dell’Avv. Faticoni in merito alle polemiche sollevate, il quale evidenzia che “Il perimetro politico non è quello della maggioranza, ma quello del consiglio, dove ognuno svolge il suo ruolo”. Ci dica caro Avvocato, visto che in 4 anni dalla sua elezione non si ricorda un solo appunto fatto alla maggioranza e/o un suo intervento degno di nota sull’operato dell’Amministrazione, è questo il suo modo di fare politica?! È così che svolge il suo ruolo nel Consiglio? Stesso dicasi per l’Avvocato Signore, la figura politicamente più ambigua dell’intero Consiglio comunale, diretto avversario di Stefanelli alle scorse elezioni ed oggi suo sodale, il quale ha rinunciato a qualsivoglia tipo di opposizione consiliare.
Nel frattempo le vicende politiche degli ultimi giorni hanno fatto gettare a Stefanelli quella maschera da “monarca illuminato” di cui va tanto fiero ed è uscita fuori la sua vera natura di dittatore dispotico, caratterialmente inadeguato a ricoprire la carica istituzionale per cui è stato eletto: un Sindaco abituato a circondarsi di yes-man cui non è concessa alcuna libertà di pensiero, che mai fino ad ora avevano osato contraddirlo, nonostante le occasioni non siano mancate (vedasi l’aumento delle indennità ad inizio mandato, il “finto predissesto” con aumento delle tasse, il buco di bilancio creato da Solcare Minturno, l’assenza di un programma turistico, il costante dramma con la fornitura idrica ed Acqualatina, sino ad arrivare al cambio casacca di Stefanelli ed il passaggio ad Italia Viva, poi la foto a fine anno 2019 con Faticoni e Signore, i video-spot e gli incontri pubblici con questi anche fuori Comune). Ed eccole davanti ai nostri occhi le conseguenze di 4 anni di omertoso silenzio: non appena osa levarsi una voce contraria, il Sindaco si fa saltare la mosca al naso e minaccia di far ripiombare Minturno sotto commissariamento. Come se il nostro Comune fosse qualcosa di cui disfarsi a proprio piacimento.
La sua inadeguatezza caratteriale è ancor più lampante quando chiede una piena fiducia anche per la prossima squadra di governo, non solo per i restanti mesi di governo. Ormai gli schemi politici di 30 anni fa sono saltati. Non si può più parlare di Centro-destra e Centro-sinistra quando l’attuale sindaco ex PD, e l’ex candidato a sindaco di Forza Italia ora stanno insieme. Il confronto sarà quindi demandato ai gruppi civici, nelle cui coalizioni vi saranno anche dei partiti, ma dove il movimento cittadino apartitico avrà un peso determinante. Confidiamo che il malessere dei cittadini oramai palpabile finalmente svegli chi di dovere per far cessare quest’agonia, e che si ridia quanto prima il diritto di voto e di parola ai minturnesi”.