Politica

Gaeta / Caso Pida Immobiliare, è bagarre in consiglio comunale

GAETA – La presidente del consiglio comunale di Gaeta, Pina Rosato, è finita nel tritacarne dei social (ma anche di alcuni rappresentanti della minoranza consiliare e anche della sua stessa maggioranza Forza Italia-Fdi e Pd) per come ha gestito una seduta che definirla “banale” è apparso a molti riduttivo. E invece l’esponente Dem ha lasciato fare, forse troppo, all’ex sindaco della città Massimo Magliozzi che ha reso una fastidiosa seduta in seconda convocazione del consiglio comunale svoltosi la scorsa settimana in un “saloon” degno di film western del miglior Sergio Leone. L’ex primo cittadino ha avuto un bersaglio da colpire durante il consiglio che, “a causa dell’emergenza sanitaria e per il rispetto delle misure anti-Covid19”, i più fortunati hanno potuto seguire esclusivamente tramite il balbettante streaming del Comune di Gaeta.

E’ stato il suo ex collega di gruppo di minoranza “Il Veliero Franco De Angelis il destinatario delle sue pesantissime e velenosissime invettive verbali solo perché aveva avuto da ridire sulla legittimità e sull’inopportunità dell’unico punto all’ordine del giorno “ereditato” dal consiglio di lunedì mattina: l’approvazione degli indirizzi per attuare una permuta di beni immobili tra il Comune ed una società privata, la Pida Immobiliare. De Angelis – che insieme al collega di opposizione Emiliano Scinicariello aveva votato contro il rendiconto dell’esercizio finanziario 2019 contrariamente a quanto avevano fatto gli altri consiglieri d’opposizione Massimo Magliozzi, Luigi Gaetani e Gennaro Romanelli – aveva fatto rilevare al sindaco Mitrano ed all’incerto presidente del Consiglio Rosa che l’argomento non era stato concordato dall’ultima conferenza dei capigruppo. Ma c’era della sostanza oltre alla forma e nel consiglio “ring” di venerdì 31 luglio De Angelis, sostenuto dal solo consigliere Emiliano Scinicariello, l’ha tenuto di nuovo a sottolineare in aula alla presenza della precettata (dal sindaco Mitrano) dirigente della “Riqualificazione urbana” del Comune Stefania Della Notte. Se quest’ultima ha difeso il suo parere di legittimità sulla proposta di delibera rilasciato insieme alla collega Veronica Gallinaro del settore Bilancio, De Angelis nel suo personale “scontro” personale con il sindaco Mitrano ha ribadito l’inopportunità della proposta di permuta di tre particelle al foglio numero 22 in località Calegna a favore della società Pida Immobiliare srl, di cui è amministratrice Michela Guglietta, moglie e madre dell’ex consigliere comunale Edoardo e funzionario comunale Cristofaro.

Il 31 gennaio scorso aveva acquistato, dopo un rogito notarile, per un importo superiore ai 90mila euro, tre particelle di terreno, le numero 244, 889 e 1211, con una superficie rispettivamente di 45, 1654 e 1133 metri quadrati. Si tratta di terreni ubicati in zone strategiche del quartiere di Calagna, tra la scuola materna “Giovanni Paolo II” ad ovest e la scuola materna “Principe Amedeo” ad est. La maggioranza, in conclusione, ha approvato il via libera alla stipula della permuta condividendo la richiesta del privato che, effettuando un rilievo plano-altimetrico rispetto allo stralcio catastale, ha proposto una forma di transazione economica. In sintesi il comune è ancora nella disponibilità di 210 metri quadrati, facenti della particella 1212, di questi terreni quando la società immobiliare dovrebbe restituire 61 metri quadrati di cui realmente non potrebbe avere la proprietà sul piano catastale. Il consigliere De Angelis in aula ha chiesto invece quale destinazione futura avrà l’area, in cui le particelle oggetto della permuta sarebbero vincolate come zona S (edilizia scolastica) dal Prg vigente del 1973, quando, in base a tale destinazione urbanistica, l’amministrazione di centro destra del sindaco Massimo Magliozzi avviò una procedura per l’adozione di una variante al Prg che sarebbe dovuta culminare con l’esproprio di questi terreni ora da permutare per realizzarvi un centro polivalente, un centro anziani, un’area verde ed una palestra a servizio della scuola “Principe Amedeo”.

La seduta è stata sul punto di non avere un punto di non ritorno quando De Angelis ha cercato di mettere in difficoltà la silenziosa maggioranza Mitrano: ma il comune di Gaeta perché ha avallato sic et simpliciter le conclusioni cui è giunto il perito nominato dalla “Pida”? E poi perché il prezzo concordato per la permuta, 31,82 euro al metro quadrato,è lo stesso sostenuto dalla società guidata dalla moglie dell’ex consigliere Accetta che per effettuare questa forma di “dare-avere” nei confronti del comune di Gaeta deve sborsare la miseria diu 4740 euro che, secondo il tecnico comunale Carlo Fantasia, costituisce “il più probabile valore di mercato”? E se fosse soltanto una vendita e non una reale permuta? Ma il Comune sta cedendo quello che è veramente suo? De Angelis ha rispolverato quanto certificato dal sito dell’agenzia del territorio: la particella 1212 del foglio 22, quella di 210 metri quadrati, quella da cedere alla società “Pida”, è concretamente del comune di Gaeta o ancora degli eredi Usai? Perché la commissione urbanistica su questa banale (per alcuni) ma significativa (per molti) controversia non si è mai pronunciata? E se l’accorpamento di tante particelle dovesse servire al privato per dare una maggiore entità economica al proprio legittimo investimento immobiliare (una residenza per anziani, una palestra privata dopo una doverosa e necessaria variante ad hoc al Prg) ed il comune di Gaeta sta lasciando fare? Ha lasciato fare – e tanto – il presidente del consiglio Pina Rosato che non ha mosso un dito nei confronti delle continue intemperanze verbali dell’ex sindaco Magliozzi nei confronti del consigliere De Angelis. “Va bene così – ha fatto ricorso all’autoironia l’esponente de “Il Veliero “ – Ho preso atto che la signora Rosato continua ad essere la presidente di tutti noi consiglieri comunali e mi hanno fatto tanto bene gli attestati di solidarietà di tanti cittadini gaetani”.

La gestione di questa seduta consiliare ha irritato diversi consiglieri comunali di maggioranza che, subito dopo lo scontato voto finale, hanno stigmatizzato il “modo di procedere a senso unico” della presidente Rosato. Sul piano politico ancora una volta le minoranze si sono sciolte come neve al sole. Il voto contrario alla delibera di De Angelis e Scinicariello ancora una volta è stato isolato. Dai banchi dell’opposizione i consiglieri Massimo Magliozzi e Gennaro Romanelli si sono accodati alla maggioranza mentre il presidente della commissione ….Trasparenza, Luigi Gaetani, si è astenuto. Nelle file della maggioranza hanno preferito stare lontano dall’aula consiliare Marco Di Vasta di Fratelli d’Italia ed il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Luigi Coscione. Avranno avuto qualcosa di meglio da fare. Probabilmente questo è stato l’ultima seduta del consiglio comunale di Gaeta prima della pausa estiva. Alla ripresa, a settembre, a meno di due anni dal voto amministrativo il sindaco Cosmo Mitrano sarà chiamato a dar vita ad un mega rimpasto di Giunta con l’attribuzione ex novo di tutte le deleghe assessorili. In uscita ci sono almeno tre assessori: Felice D’Argenzio (ambiente), Alessandro Martone (commercio) e Lucia Maltempo (servizi sociali) .

Quest’ultima sarà rimpiazzata dalla consigliere comunale di Forza Italia Gianna Conte che, dimettendosi, permetterà l’ingresso in consiglio della prima dei non eletti,Marina Di Ciaccio, cugina del vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici e turismo Angelo Magliozzi.In procinto di rimpiazzare l’ottimo assessore D’Argenzio è il consigliere Raffaele Matarazzo che,costretto alle dimissioni, sarà surrogato dal primo dei non eletti della lista in cui è stato eletto, Davide Speringo. Il più grosso e delicato nodo che dovrà sciogliere il sindaco Mitrano riguarderà l’attribuzione della strategica delega all’urbanistica che molto facilmente cederà la riconfermata assessora Teodolinda Morini. Farebbe salti mortali per acciuffarla il vivace e troppo fedele consigliere ed ex sindaco Massimo Magliozzi, il cui comportamento consiliare qualche motivo di imbarazzo lo comincia a procurare a quella che dovrebbe essere (o è stata da sempre) la sua nuova maggioranza. Cose da “made in Gaeta”.

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