PONZA – E’ deceduto sul colpo Gianmarco Pozzi, il 25enne buttafuori originario di Frascati trovato privo di vita a causa di una profonda ferita alla testa che si è procurato nella tarda mattinata di domenica cadendo da una piccola balaustra nel giardino di un’abitazione privata in località Santa Maria a Ponza.
A questo primo ed importante risultato è giunta la dottoressa Daniela Lucidi, il medico legale che, nominato dal sostituto procuratore Beatrice Siravo, ha effettuato presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino un accertamento necroscopico sul corpo del giovane di Frascati che da anni prestava servizio, per conto di una società romana di dj e di animatori, presso la discoteca “Blue Moon” nella zona del porto della principale isola pontina.
L’esame della dottoressa Lucidi è durato più del previsto, quasi tre ore, per accertare la vasta ferita che Pozzi si è procurato cadendo da un’altezza di almeno tre metri. Il medico legale ha effettuato anche un accertamento di laboratorio teso a stabilire se la giovane vittima di Frascati fosse eventualmente ubriaco o avesse assunto droghe nelle ore antecedenti la tragedia. Il cadavere del 25enne resta al momento sotto sequestro. Lo sarà si-no a mercoledì quando il pubblico Ministero inquirente, dopo un incontro con il medico legale di fiducia, darà il nulla osta per la restituzione del corpo di Pozzi alla famiglia per lo svolgimento a Frascati dei funerali.
Capitolo indagini. Secondo indiscrezioni che trapelano dalla compagnia dei Carabinieri di Formia sono tutt’altro che concluse. Proseguono infatti gli accertamenti sul luogo della tragedia ma continuano ad essere sentiti anche i colleghi di lavoro e soprattutto gli amici del buttafuori, gli stessi ai quali la vittima aveva forse dato appuntamento per incontrarsi di lì a pochi minuti. Un fatto è certo: Pozzi indossava solo il costume quando è caduto ed è probabile che avesse deciso di utilizzare, una “scorciatoia”, dribblando alcune abitazioni private, per andare a fare il bagno poco prima di mezzogiorno nel mare di Santa Maria. Un intento, banale, che è costata purtroppo la vita all’appassionato di pugilato e promessa della kickboxing romana e italiana.