SPERLONGA – Un diverbio come tanti che, scoppiato per futili motivi, è culminato con la comparsa di un’arma bianca naturalmente non denunciata alle autorità di polizia.
I Carabinieri della Stazione di Sperlonga e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Terracina hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice per portare la calma al termine di un diverbio, come tanti ne accadano durante la stagione turistica, nel corso del quale è spuntata una katana fuorilegge.
L’intervento dei Carabinieri si è reso necessario dopo che erano venuti a contatto un giovane del luogo di 33 anni ed un turista di 39 anni originario di Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli. Il diverbio degenerava e si trasformava in una mini rissa a cui partecipava un altro villeggiante a Sperlonga. A dar manforte al 39enne giungeva il fratello di 31 anni che, originario anch’egli di Castellamare ma residente a Terni, faceva ricorso ad una katana che custodiva illegalmente nel portabagagli della propria auto.
Sono stati vissuti alcuni momenti di tensione e poi il tradizionale fuggi fuggi generale al termine del quale era il 33enne di Sperlonga a recuperare la katana con cui era stato minacciato e a consegnarla ai Carabinieri.
Pesanti le conclusioni cui sono giunti gli inquirenti: il 33enne di Sperlonga è stato denunciato per minacce, lesioni personali e calunnia mentre i due fratelli di Castellamare di Stabia sono stati deferiti per minacce e per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.