FORMIA – La corretta elettrificazione del versante formiano del Parco regionale dei Monti Aurunci pretende risposte che l’amministrazione comunale non riesce a dare. I lavori di realizzazione dell’elettrodotto da parte dell’Enel sono stati pressoché ultimati nel dicembre 2018 dopo essere iniziati nel maggio dello stesso. Eppure l’intera Valle di Gegno, da Acquaviva alla località “Filetto” – dove insistono ancora e fortunatamente diverse realtà agro-zootecniche a conduzione familiare e giovanile – avrebbe potuto conoscere l’arrivo dell’energia elettrica se si fossero stati autorizzati i lavori per la posa a terra della cabina elettrica, in un’area di circa 20metri quadrati concessi dal Consiglio Comunale.
Il gruppo consiliare della Lega, soprattutto grazie all’incisività del consigliere comunale Nicola Riccardelli, ha deciso di attendere “con fare costruttivo fino ad oggi senza mai polemizzare. Ci siamo adoperati per la risoluzione del problema promuovendo vari incontri con i vertici dell’Enel,con la ditta incaricata e l’amministrazione. Purtroppo abbiamo dovuto registrare l’infruttuosità di questi tentativi e l’inspiegabile interruzione dei lavori. Da dicembre 2018 si è in attesa di risposte”. La mancata risoluzione di questa pastoia burocratica – secondo il parere politico della Lega –ha evidenziato una “scarsa sensibilità da parte di questa amministrazione sulle tematiche del territorio ambientale e montano. Ci aspettavamo attenzione e promozione sul territorio – hanno rincarato la dose i consiglieri Antonio Di Rocco e Riccardelli – ma oggi ,come non mai, i nostri dubbi sono seri e preoccupanti”. Da qui la Lega esterna una prima e fondata perplessità: “Si è ancora convinti di riconoscere il territorio montano come risorsa di pregio ambientale e di volerne favorire uno sviluppo compatibile? – hanno aggiunto interrogandosi Di Rocco e Riccardelli – In occasione dell’approvazione dei bilanci , non sono mai state inserite idee ed interventi puntuali nonostante gli emendamenti proposti , da due anni non si fanno opere di manutenzione alla viabilità montana resa ormai impraticabile , come anche la pulizia nei punti critici dei torrenti”. Il gruppo consiliare della Lega vuole essere garantista e chiede: “Quali interventi sono stati concertati con la XVII Comunità Montana ed lo stesso ente Parco regionale degli Aurunci ?”
Tornando alla recente attualità gli appassionati ed i fruitori delle bellissime montagne di Formia hanno sempre apprezzato e goduto negli anni scorsi, in occasione della ricorrenza del Ferragosto, di servizi minimi essenziali , come la disponibilità di una botte di acqua potabile , dei bagni chimici , un punto di pronto soccorso ed un importante servizio di vigilanza di polizia locale per prevenire, ingorghi , disordini e mini risse: “Questi problemi di ordine pubblico si sono registrati lo scorso fine settimana e – osserva polemicamente Riccardelli – dov’era il comune. E perché è stato disatteso anche quest’anno l’invito della Regione a mettere in campo , tutti i provvedimenti possibili per la lotta agli incendi boschivi? Secondo i consiglieri comunali Di Rocco e Riccardelli “all’Amministrazione comunale non sta a cuore l’installazione della cabina dell’Enel con il vantaggio di avere anche l’intero tracciato asfaltato e magari incominciare a sentire qualche gruppo elettrogeno in meno?”.
L’interrogazione approderà quanto prima in consiglio comunale e si conclude con la tradizionale richiesta: “Quali sono le azioni se sono state intraprese, per superare questo cavillo burocratico per consentire l’ultimazione dei lavori”?” Nello stesso lasso di tempo a Genova è stato ricostruito il ponte Morandi mentre a Formia resta drammaticamente un’incompiuta lo sviluppo ecocompatibile della risorsa montana del territorio in rispetto alla prospettiva, concreta, di creare nuove prospettive economiche e soprattutto occupazionali. Ma sono punti di vista…