FONDI / TERRACINA – Dopo il diniego della commissione elettorale anche il Tar del Lazio con alcune sentenze specifiche ha confermato l’esclusione di ben 11 candidati al consiglio comunale di Fondi che, sostenendo l’aspirante sindaco Luigi Parisella, erano in lizza complessivamente nelle sue tre liste civiche. Diverse sono le ragioni alla base della loro esclusione dalla competizione elettorale amministrativa del 20 e 21 settembre prossimi. Cinque candidati della lista “Fondi Terra Nostra” ed uno della civica “La Mia Fondi” sono stati estromessi per il ritardo con cui avevano presentato i rispettivi certificati elettorali. Diversa è stata la motivazione resa nota dai giudici amministrativi di primo grado per l’esclusione dal voto amministrativo di cinque candidati in lizza per “Riscossa Fondana”: due per la mancata descrizione del simbolo nella propria candidatura e tre invece per la mancata trascrizione degli estremi dei propri documenti di identificazione. Il candidato a sindaco Luigi Parisella ha espresso la propria delusione per la decisione del Tar e, nonostante i tempi contingentati, non esclude di ricorrere al Consiglio di Stato
Ha deciso già di ricorrere alla carte bollate il candidato sindaco nella vicina Terracina dei “Gilet Arancioni” e “Forza & Coraggio” Andrea Bennato. Se il Tar l’aveva riammesso alle amministrative del 20 e 21 settembre contestando la sua incandidabilità alla luce dei suoi carichi pendenti, a chiedere la sua definitiva esclusione è stata la commissione elettorale che ha presentato ricorso al consiglio di Stato contro la sentenza di primo grado. Bennato sulla sua pagina face book ha parlato di accanimento nei suoi riguardi e ha lanciato un appello ai suoi candidati a continuare la campagna elettorale: “Tutto si risolverà per il meglio. Vinceremo anche questa guerra, parola mia, poi ci andiamo a prendere Terracina”.
L’imprenditore televisivo Gianfranco Sciscione, candidato a sindaco per “Terra Civica” e “lista Sciscione”, ha deciso di non ricorrere al Consiglio di Stato per l’esclusione dalla competizione elettorale di “Terra civica”. In sintesi, la candidatura di ciascun candidato al consiglio comunale sarebbe dovuta essere autentica dal candidato sindaco collegato, cioè quella di Gianfranco Sciscione. Questo adempimento è stato formalizzato non per 16 i candidati in lizza ma per uno c’è stata una dimenticanza che è costata l’esclusione per l’intera lista perché il numero minimo di candidati da presentare in una formazione resta di… 16.
Intanto cresce a Terracina l’attesa per l’intervento mercoledì sera, alle 20, della leader nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Terracina e, in particolare, all’interno dello stadio della Vittoria, in via Cesare Battisti a Borgo Hermada. Si tratta di un appuntamento molto atteso ed importante, l’unico intervento pubblico di Giorgia Meloni nel Lazio e uno dei pochi a livello nazionale insieme alle tappe nelle regioni chiamate al voto. La Meloni sarà a sostegno della candidata a sindaco di Fdi di “Cambiano con Toti”, “Insieme per Roberta Tintari sindaco” e Uniti e liberi” Roberta Tintari mentre è stato, in extremis, annullato il comizio inizialmente programmato anche a Fondi a fianco al candidato di Fdi Giulio Mastrobattista. Lo ha annunciato lo stesso penalista con l’intento di preservare la leader nazionale del suo partito da uno strumentale ed ingiustificato accostamento alla presenza nella lista che porta il suo nome del candidato consigliere Cristian d’Adamo.
L’auto presentazione del giovane pizzaiolo sul suo profilo twitter era stata accompagnata da una valanga di feroci polemiche politiche e le considerazioni per essere “naziskin, Negazionista, Omofobo, Xenofobo, antidemocratico, anticostituzionale,anticomunista e antisemita” avevano motivato l’Anpi, l’associazione nazionale partigiani, a chiedere una forte e presa di posizione al candidato Mastrobattista che naturalmente l’ha estromettevo dalla lista e l’esclusione di “chi la pensa come lui”. Mastrobattista e la sua squadra elettorale hanno dovuto “rinunciare, anche se con rammarico, all’importante supporto a Fondi di Giorgia Meloni pur di tutelarla da commenti o articoli della stampa nazionale inappropriati ed inopportuni. La soffera decisione dell’avvocato penalista è stata salutata con unanimi apprezzamenti dai vertici provinciali e regionali di Fdi. Il primo a solidarizzare è stato il Senatore e coordinatore provinciale del partito Nicola Calandrini:”Mastrobattista va apprezzato perchè ha avuto la lungimiranza di chiedere alla nostra leader di rinunciare all’appuntamento di Fondi, a seguito delle polemiche dei giorni scorsi.
Auspico che adesso tutti tornino a parlare di programmi, mettendo da parte ogni tentativo di uso distorto dei fatti”. “Comprendo il dolore della scelta compiuta da Giulio di rinunciare alla presenza di Giorgia Meloni, per evitare a lei e a Fratelli d’Italia di vedere rinfocolate le ignobili strumentalizzazioni che hanno fatto del profilo Twitter del candidato di una delle liste civiche, ritratto in pose assurde, un caso nazionale – ha afferma l’europarlamentare Nicola Procaccini -. So che Giorgia ha molto appezzato la scelta dell’avvocato Mastrobattista e, a maggior ragione, credo sarà ancora più bello quando verrà a Fondi per celebrare la vittoria di Giulio o a supporto nell’eventuale ballottaggio”. “Giulio Mastrobattista ha compiuto una scelta di responsabilità che ci conferma l’eccellente qualità del nostro candidato sindaco, in risposta a quanti in questi giorni stanno attaccando lui e Fratelli d’Italia – ha concluso il vice portavoce regionale Enrico Tiero -. Siamo certi che la visita di Giorgia Meloni a Fondi è solo rimandata a quando insieme festeggeremo il successo di Fratelli d’Italia a Fondi e Terracina”.
INTERVENTO video Giulio Mastrobattista, candidato sindaco Fdi comune di Fondi