FONDI – “Ancora tu ma non dovevamo vederci più”. Parafrasando questo motivo musicale di Lucio Battisti risalente al 1976 Luigi Parisella, ex sindaco di Fondi per due mandati consecutivi, 59 anni, eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1991 e più volte assessore, illustra nell’intervista video allegata la sua discesa in campo o,meglio, il suo ritorno nell’agone elettorale a dieci anni esatti dai momenti più terribili che la città della piana ha dovuto affrontare nella sua lunga storia politico-amministrativa: il pilotato scioglimento del consiglio comunale per evitare che lo stesso venisse sciolto per mafia. Parisella era il sindaco uscente di Fondi e quelle traumatiche vicende l’hanno segnato nella psiche e nel corpo che , subito dopo, gli ha portato – come avviene in queste circostanze – il conto. Se ha ricevuto un calcio al posteriore il merito va equamente diviso tra la moglie e i tre figli.
Parisella è uno dei protagonisti dell’appuntamento amministrativo del 20 e 21 settembre “solo perché – esordisce subito nell’intervista – perché mi è stato chiesto da un gruppo di amici veri ai quali non ho potuto dire di no”. L’ex primo cittadino di Fondi, poi, ha accettato questo invito anche per tentare, naturalmente se venisse rieletto, di bloccare una “preoccupante involuzione economica”. Da qui la prima proposta che ha inserito al primo posto della sua agenda programmatica, l’istituzione di una consulta “per capire le esigenze dei piccoli e medi imprenditori e operatori commerciali” e,nel frattempo, mettersi a disposizione “di coloro che non ce la stanno facendo. Nella mia città ci sono tante, troppe, sacche di povertà che l’amministrazione uscente ha considerato come polvere da nascondere sotto il tappeto”. Parisella sul piano politico conferma un aspetto che la dice lunga sui pessimi rapporti instauratisi con il dominus di Forza Italia a livello provinciale e regionalem il Senatore Claudio Fazzone. Afferma che “sono 12 anni che ho smesso di prendermi un caffè con lui. Ha voltato le spalle alla città e ad un gruppo di suoi amici che gli hanno permesso di diventare quello che è. Rispetto chiunque ma non voglio intrattenere alcun tipo di rapporto politico”.
E la ragione è nella gestione delle fase, delicatissima,della richiesta di scioglimento del consiglio comunale da parte dell’ex Ministro degli Interni Roberto Maroni alla luce di un’istanza formalizzatagli dall’allora Prefetto di Latina Bruno Frattasi che teneva conto del lavoro effettuato dalla commissione d’accesso. Parisella rivela tanti aspetti sinora inediti: “Noi volevamo dimetterci volontariamente dopo due mesi dall’insediamento della commissione Prefettizia perché ritenevamo di avere la coscienza pulita. Saremmo andati alle elezioni e le avremmo sicuramente vinte. Dopodichè ci fu suggerito da qualcuno – e ancora il riferimento al Senatore Fazzone – di non fare questa scelta e i cittadini ci hanno dato ragione perché rispetto a tutto quel polverone sollevato non è rimasto praticamente quasi nulla”. Parisella, candidato a sindaco per conto di tre liste civiche, nelle fasi iniziali della campagna elettorale un mese fa è stato costretto a vestire i panni del Don Chiosciotte contro i mulini al vento nel momento in cui per un erroneo adempimento burocratico la sottocommissione elettorale prima, il Tar ed il consiglio di Stato poi hanno definitivamente escluso dalla competizione elettorale ben tre candidati al consiglio comunale in lizza con “Riscossa Fondana”.
L’ex sindaco con molta eleganza e stile non ha voluto polemizzare più del lecito e ha effettuato una campagna “on the road” cercando di capire i tanti problemi dei cittadini sul territorio. E per lanciare un messaggio,chiaro e forte, al Senatore Fazzone si è fatto fotografare insieme al candidato Antonio Di Mugno della lista “La mia Fondi” con altro dirigente ripudiato dal potente stato maggiore di Forza Italia, il sindaco di Sperlonga e due volte presidente della Provincia Armando Cusani. Un endorsement importante a conferma che due indizi cominciano ad essere una prova per tentare di mettere in difficoltà il blocco monolitico (o quasi) dello schieramento controllato da Forza Italia e Lega e capitanato dal vice sindaco in carica Beniamino Maschietto. Nell’intervista video Parisella naturalmente affronta le linee guida del suo programma elettorale, rappresentate dal futuro ‘funzionale’ dell’ospedale “San Giovanni di Dio” ma anche dal mercato ortofrutticolo, dal commercio, dall’artigianato e dal rilancio della Marina di Fondi non considerando una ‘bestemmia?l’ipotesi di prevedere la realizzazione di un porto turistico, un progetto “tradito dall’amministrazione di Salvatore De Meo solo perché non c’è stata la necessaria convinzione di credere nell’apporto dei privati. Per questo motivo ho chiesto di avere un confronto pubblico con il Senatore Fazzone e con l’onorevole De Meo. Ho avuto risposte? Mi aiuti a saperlo”. Passo e chiudo.
Intervista a Luigi Parisella