CORI – Ha guadagnato i “domiciliari” dopo una settimana di detenzione in carcere Natan Altomare, il fisioterapista 44enne di Cori destinatario la scorsa settimana di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Dirty Glass” della Dda di Roma con le accuse di ricettazione, sequestro di persona a mano armata, e turbativa d’asta. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Roma Antonella Minunni, lo stesso magistrato che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare.
Per l’attenuazione della misura cautelare il legale di Altomare, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha recuperato una serie di messaggi email, Sms e whattasap relativi al periodo dei fatti in contestazione che ne denotavano – ad avviso della difesa – l’estraneità dai fatti contestatigli. Alla luce della concessione dei domiciliari la difesa di Altomare ha presentato un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere totalmente l’annullamento della misura cautelare.
“È il primo step – ha dichiarato l’avvocato Cardillo Cupo – che sicuramente rende più serena la famiglia Altomare, avendo dimostrato il Gip ed i Pubblici Ministeri titolari del fascicolo sensibilità e serenità nella complessiva valutazione della posizione dell’indagato che continuerà a spiegare la sua estraneità ai fatti. Questa situazione dal punto di vista difensivo non ci soddisfa appieno. Natan Altomare può e deve ritornare in libertà per assenza di gravità indiziaria, motivazioni che potrebbe far emergere il Tribunale della libertà di Roma Ciò non toglie che oggi, per la famiglia Altomare, è sicuramente un momento importante, da non dimenticare.”