PONZA – L’occasione è stata il lancio di un manifesto particolar, quello “Euro Mediterraneo”, che nell’ambito delle celebrazioni del 25° anniversario della Dichiarazione di Barcellona, ha tracciato le linee guida in tema di sviluppo sostenibile, cambiamento climatico, economia circolare e sicurezza alimentare. In occasione dello svolgimento della seconda edizione del “Ponza Prima Med” è stato annunciato il passaggio al Comune isolano di un autentico monumento, “Villa delle Tortore” che, acquistata anni fa dalla Regione Lazio per 2 milioni e 800 mila euro, ospiterà ora un centro di formazione e ricerca ambientale.
La villa, realizzata negli anni ’70, si trova in una situazione di totale degrado e teatro finanche di diverse incursioni di vandali . E così che la Regione ha sottoscritto con il Comune di Ponza un innovativo ed atteso protocollo d’intesa per valorizzare e rilanciare la struttura. E ora l’associazione “Prospettive Mediterranee” – in collaborazione con il Comune, l’Unione per il Mediterraneo, la Fondazione Euro-Ride e la Comunità Arcipelago Pontino – intende promuovere il restauro dell’immobile in località Campo Inglese per utilizzarlo come un laboratorio di ricerca e formazione su sicurezza alimentare, economia circolare e risanamento globale. Immersa in un parco botanico di grande pregio, villa delle Tortore, affidata in custodia al Comune, è stata una delle location di una seguitissima fiction Rai1 “Un’altra vita” con Vanessa Incontrada, Cesare Bocci e Loretta Goggi. La villa, unitamente al film, è servita per rilanciare l’immagine turistica della principale isola pontina ed il comune, che ha provveduto a garantire il servizio di guardiania e a realizzare interventi di manutenzione del patrimonio arboreo, chiederà alla Regione un finanziamento di tre milioni di euro per “restaurare e rilanciare la villa, restituendola a un ruolo internazionale – ha tenuto a precisare il sindaco Francesco Ferraiuolo – con un progetto che può aiutare a sviluppare il turismo”. “Villa delle Tortore” dovrebbe accogliere una sorta di laboratorio di ricerca e di alta formazione sulla sostenibilità (“Larhes”, Laboratory for Research and High Education on Sustainability) rivolto in particolare alle donne ed alle nuove generazioni del Mediterraneo. C’erano tanti cittadini presso la piazzetta della Santissima Trinità per seguire un dibattito nel corso del quale Enrico Molinaro – presidente dell’associazione organizzatrice e segretario generale e co-fondatore della Rete Italiana per il Dialogo EuroMediterraneo “Ride-Aps”(capofila della fondazione “Anna Lindh–Fal” in Italia) – ha lanciato, in collaborazione con la Fondazione “Prima”, il Segretariato Italiano di “Prima”, l’Unione per il Mediterraneo-UpM, il Comune di Ponza insieme alla Comunità dell’Arcipelago Pontino, un particolare e nuovo Manifesto con cui Ponza dovrà tenere a battesimo un diverso sviluppo sostenibile in tema di cambiamento climatico, economia circolare e sicurezza alimentare.
I partecipanti a questo simposio, riunitisi insieme per la prima volta dopo il Seminario preparatorio presso il Ministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale del 6 dicembre scorso, hanno deciso di varare un manifesto che sia ispirato a quello per l’Europa lanciato nel 1941 a Ventotene da Altiero Spinelli, confinato dal 1937 al 1939 proprio a Ponza con Pertini, Nenni, Terracini ed altri prigionieri politici, prima della sua deportazione verso la vicina isola pontina . I relatori hanno auspicato un intervento attivo dell’Unione Europea per contribuire a sviluppare il centro di ricerca proposto, promuovendo così ideali sostenibili per co-progettare un nuovo sistema acqua/cibo nell’Arcipelago dove fu sognata la rinascita dell’Europa democratica e pacifica. Al dibattito, dopo l’introduzione del sindaco di Ponza Francesco Ferraiuolo ( che è socio RIDE-APS), del collega di Ventotene Gerardo Santomauro e di Gennaro di Fazio in rappresentanza della Comunità Arcipelago Pontino) ed il breve messaggio video del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, hanno partecipato i Ministri Vincenzo Amendola (Affari Europei) Teresa Bellanova (Politiche Agricole Alimentari e Forestali) Luigi di Maio (Affari esteri) Gaetano Manfredi (Università e Ricerca), i Direttori Francesco Tufarelli (Dipartimento Affari Regionali e Autonomie), Antonio Parenti (Rappresentanza Commissione Europea in Italia), l’Assessore Enrica Onorati (Agricoltura, Promozione filiera cultura del cibo, Ambiente e risorse naturali, Regione Lazio) e Francesco Maria di Majo (Presidente dell’ex Autorità portuale del Lazio.
Dal dibattito pubblico in piazza è emersa una completa convergenza di vedute sui principi del Manifesto “Euro-Med” per lo sviluppo sostenibile – cui si è convenuti di includere esplicitamente, nel contesto generale della Blue Economy, sia l’esigenza di promuovere un modello di mobilità sostenibile nel bacino del Mediterraneo – basato sulla integrazione delle reti TEN-T e TMN-T e sviluppando idee progettuali innovative per il trasporto delle merci e dei passeggeri tra le due rive, per coinvolgere così esplicitamente Porti e Settore della Logistica Integrata – che lo sviluppo e l’integrazione delle energie rinnovabili nella regione mediterranea, sostenendo progetti che contribuiscono a realizzare una rete unica mediterranea del gas e dell’elettricità tra le due rive e che promuovono, per il mare, tutte le fonti di energia rinnovabile e pulita. In questo contesto il presidente Di Majo, a conclusione del dibattito, ha sottolineato l’esigenza di sostenere le politiche volte a trasferire il traffico su gomma verso quello marittimo, potenziando le “Autostrade del Mare”, come ad esempio la “Barcellona-Civitavecchia”, e di discutere insieme il nuovo testo così aggiornato del Manifesto Euro-Med sulla sostenibilità in una conferenza internazionale, che, alla presenza dei rappresentanti della UPM, FAL e della Commissione europea, potrebbe svolgersi il 20 novembre prossimo a Civitavecchia.