FORMIA – L’edilizia ha sempre rappresentato un segmento importante dell’economia di Formia ma, oltre ad una crisi intrinseca al settore, sta pagando sulla sua pelle la non collaborazione della ripartizione urbanistica del comune. La denuncia non è di una forza politica ma di un gruppo consistente tra ingegneri, architetti e geometri che, stanchi di attendere risposte da parte dell’amministrazione comunale, sono passati alle vie di fatto promuovendo e sottoscrivendo una petizione. Vi si chiede di rilanciare la delicatissima ripartizione comunale che definiscono da mesi “paralizzata e chiusa in se stessa”.
I destinatari di questo accorato appello sono il sindaco Paola Villa e la dirigente del settore, l’architetto Annunziata Lanzillotta, tra le prime a finire sul banco degli imputati per la gestione di un comparto che, dopo le dimissioni dell’assessore Paolo Mazza, è orfano di una vera guida politica. I tecnici del settore lamentano un’inerzia tecnico-amministrativa nella gestione dell’istruttoria delle pratiche che stanno provocando un doppio risultativo negativo: il blocco del comparto, nello specifico l’edilizia privata, e incassi vicino allo zero per l’amministrazione. Nell’ultima seduta della commissione urbanistica i conti, aggiornati, li aveva portati uno dei esponenti della maggioranza di provata esperienza ed affidabilità amministrativa. Gerardo Forte della lista “Un’altra città” aveva denunciato il fatto di come la ripartizione urbanistica lavori talmente poco e male che dal gennaio 2020 ha permesso alle casse del comune di Formia di introitare poco più di 20mila euro provento dei titoli concessori e autorizzazioni rilasciate. Questo danaro non sarebbe servito per pagare per un solo mese gli stipendi alla dirigente, Annunziata Lanzillotta,ai funzionari e a tutti i dipendenti. La situazione non è delle migliori e non saranno rispettate “assolutamente” le previsioni in entrata nel bilancio di previsione 2020 che naturalmente sono state già impegnate sul piano finanziario.
La ripartizione urbanistica non sta definendo più – come dovrebbe – le pratiche edilizie avanzate dai cittadini – condoni, sanatorie e i semplici permessi a costruire – e la carenza dell’organico, dopo due anni di mandato amministrativo, non può essere più un alibi, una giustificazione. Gerardo Forte ha chiesto l’intervento diretto del sindaco Villa perchè – a suo dire – questa situazione è diventata insostenibile. A replicare, ricorrendo all’autoironia, al consigliere Forte è stato proprio il dimissionario assessore all’urbanistica Mazza: “Mi fa piacere che finalmente si comprenda, seppur tardivamente, l’importanza strategica di un Settore come quello dell’Urbanistica. Eh si, seppur tardivamente, perché vorrei ricordare che la parte politica è quella che detta le linee di indirizzo, che effettua le scelte politiche; di queste, poi, bisogna assumersene la piena responsabilità. L’ultimo anno del mio assessorato l’ho passato a cercare di far prendere consapevolezza ai consiglieri di maggioranza che, se si aveva cognizione di idea di Città, occorreva sopperire alle carenze di organico del settore Urbanistica, affrontare il progetto condono che ha aspettato sette mesi prima di essere preso in considerazione – nonostante i solleciti in commissione Urbanistica e Trasparenza fatti pervenire ai consiglieri – che la pianificazione Urbanistica e la Rigenerazione andavano portate in discussione al più presto, se si volevano raggiungere gli obbiettivi di mandato e le performance previste in bilancio. La risposta della maggioranza, ed in particolare di una parte di questa, è stata quella di privilegiare evidentemente altri Settori, di non affrontare tali argomenti, di trascinarli, non comprendendo evidentemente la loro strategicità per una amministrazione comunale; evidenza che ha conseguentemente determinato le mie dimissioni a luglio scorso. Sono scelte politiche, come dicevo prima e bisogna assumersene le responsabilità. Rispondere da parte di un componente del maggior gruppo della maggioranza, che tra l’altro conta ben suoi tre consiglieri come componenti della Commissione Urbanistica, addebitando la responsabilità agli uffici, mi sembra cosa misera ed oserei dire anche infantile, in quanto mi fa venire in mente la figura del bambino che avendo combinato qualcosa è pronto a scaricare la colpa all’amico più vicino o al fratello. Ecco… analisi delle criticità, analisi delle soluzioni e proposte da individuare e perseguire come obbiettivo, questo ci si aspetta da una maggioranza o dal gruppo di maggior peso politico in una maggioranza”.
L’ex assessore Mazza coglie l’occasione per esprimere “piena solidarietà agli uffici del Settore Urbanistica, delicato e strategico, che operano in questo clima nelle mille difficoltà e mille incombenze.”