FORMIA – Le nuove inchieste penali della Procura della Repubblica di Cassino sulla legittimità del conferimento degli incarichi professionali e dello svolgimento di alcune gare d’appalto ma anche le recenti censure della Corte dei Conti sulle lievitate indennità e spese di gestione della Formia Rifiuti Zero hanno motivato l’amministrazione comunale a varare uno strumento che, previsto dalla normativa vigente e dal piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, non era stato ancora adottato. Si tratta del “Piano di integrità” per i contratti pubblici dell’amministrazione che – secondo il suo proponente, il segretario comunale e responsabile dell’anti corruzione, l’avvocato Alessandro Izzi – vuole rappresentare una misura di prevenzione nei confronti di pratiche corruttive, concussive o comunque tendenti ad inficiare il corretto svolgimento di appalti pubblici banditi dall’amministrazione formiana.
Questo piano viene esplicitato in un regolamento di sei articoli diventato parte integrante di una delibera di Giunta che l’ha recepito ed approvato. Questo patto, in sostanza, disciplina e regola i comportamenti degli operatori economici che prendono parte alle procedure di affidamento e gestione degli appalti di lavori, servizi e forniture, nonché del personale appartenente all’Amministrazione. Nel Patto sono stabilite reciproche e formali obblighi tra l’Amministrazione e l’impresa partecipante alla procedura di gara ed eventualmente aggiudicataria dello stesso appalto affinché i propri comportamenti siano improntati all’osservanza dei principi di lealtà, trasparenza e correttezza in tutte le fasi dell’appalto, dalla partecipazione alla esecuzione contrattuale. Insomma solo la presentazione di questo impegno, sottoscritto per accettazione incondizionata delle relative prescrizioni, costituisce per l’impresa concorrente condizione essenziale per l’ammissione alla procedura di gara, pena la sua esclusione.
Naturalmente l’impresa in lizza si impegna a non offrire somme di denaro, utilità, vantaggi, benefici o qualsiasi altra ricompensa, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, al personale dell’Amministrazione ai fini dell’aggiudicazione della gara o di distorcerne il corretto svolgimento. Ma non è finita. La stessa impresa si impegna a segnalare tempestivamente all’Amministrazione qualsiasi fatto o circostanza di cui sia a conoscenza, suscettibile di generare turbativa, irregolarità o distorsione nelle fasi di svolgimento del procedimento di gara. In cambio la stessa amministrazione comunale metterà per iscritto di conformare la propria condotta ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza e, se dovesse ricevere segnalazioni di condotte anomale, aprirà un procedimento istruttorio nei confronti dei proprio dipendenti.