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Formia / Mensa scolastica, polemiche sull’avvio del servizio

FORMIA – E’ iniziato col freno tirato – ma c’era da aspettarselo in considerazione dell’emergenza legata al Covid 19 – il servizio della mensa scolastica al comune di Formia. Uno dei tre istituti comprensivi della città, la “Dante Alighieri”, ha chiesto ed ottenuto uno slittamento di una settimana dell’entrata in vigore della refezione scolastica dopo aver definito “poco convincente”, da parte del dirigente Vito Costanzo, l’applicazione delle linee guida del servizio da parte della ditta appaltatrice, la “Dussman service”. I bambini frequentanti gli istituti comprensivi “Vitruvio Pollione” e Pasquale Mattej hanno pranzato regolarmente lunedì e martedì ma le perplessità principali le ha esternate, nel corso di un vertice di lunedì pomeriggio e di un altro svolto domenica in videoconferenza cui hanno preso parte il sindaco Paola Villa, i presidi dei tre istituti comprensivi ed una rappresentanza dei genitori, la dirigente della “Vitruvio Pollione”, la professoressa Annunziata Marciano.

LA VICENDA. Il 2 settembre si era tenuto un incontro con il Comune e la ditta Dusmann per l’organizzazione del servizio mensa dove si faceva presente la necessità di una organizzazione in sicurezza dello stesso servizio alla luce delle disposizioni ministeriali, del Comitato tecnico scientifico e della Regione. Ad eccezione della situazione del plesso di Castellone (sotto la giurisdisione dell’Ic “Dante Alighieri”), si precisava che in tutti gli altri contesti non era possibile effettuare la mensa nei refettori in quanto tutti i locali erano stati occupati dai gruppi di alunni da distribuire in sicurezza in ottemperanza alle nuove disposizioni. Si decideva, pertanto, di acquisire un parere dell’Asl di Latina per la possibilità di effettuare in sicurezza la mensa nell’aula, ciascuno al proprio banco. Il 30 settembre si è tenuto un secondo incontro dove veniva letto il documento trasmesso dalla ASL e si concordava di posticipare l’avvio della mensa, previsto per 5 ottobre, al 12 in modo da garantire le migliori procedure organizzative sia al Comune sia agli Istituti scolastici. Si restava in attesa del capitolato della ditta Dusmann dove doveva essere specificata l’organizzazione. Il capitolato organizzativo della “Dusmann” è stato trasmesso solo alle 17.17 dell’8 ottobre con una Pec del Comune di Formia e, di conseguenza, pubblicato e consegnato ai rappresentanti dei genitori. La preside Marciano per iscritto ha subito sollecitato un’intesa ed una condivisione che tenesse conto della prevenzione dei rischi per tutela della salute individuale e collettiva a causa dell’emergenza Covid, delle responsabilità e del rispetto dei ruoli di ciascuno, come giuridicamente e contrattualmente definiti nelle proprie peculiarità; della correttezza delle comunicazioni, soprattutto alle famiglie e della trasparenza degli atti. Nello specifico il progetto organizzativo del servizio della refezione per l’anno scolastico 2020-21 deve tener conto di quanto prevede il documento emanato dal Miur e cioè, e, che e singole realtà scolastiche dovranno identificate soluzioni organizzative ad hoc che consentano di assicurare il necessario distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi, (…) per il consumo dei pasti in classe”. Insomma la Dussman è stata criticata per aver scritto il capitolato “in maniera unilaterale, senza aver sentito i Dirigenti scolastici, commissione mensa o propri delegati senza osservare quanto disposto appunto nel Piano scuola”. E poi un’altra verità: “Non è vero che noi presidi abbiamo chiesto di far pranzare i bambini in classe. Abbiamo dovuto strutturare gruppi classe in sicurezza utilizzando tutti gli spazi disponibili, compresi i refettori”.

La mensa deve rispettare precise norme di sicurezza e di organizzazione di contesto proprio per evitare rischi di contagio, assembramenti. Non sono piaciute altre prescrizioni: “Nel caso di pranzo in classe, i bambini avranno – scriveva la Dussman – il compito di sgomberare il proprio banco e successivamente di sanificarsi le mani. Nel caso in cui non sia possibile garantire un accurato lavaggio delle mani con acqua e sapone, si consiglia di far utilizzare ai bambini gel a base alcolica a rapida evaporazione. Nel frattempo, il personale Dusmann, dopo la sanificazione dei banchi, porrà sui singoli banchi tovaglietta, piatti, (…) Tutte le operazioni di apertura dei piatti e delle bottigliette di acqua, saranno a cura dei docenti o personale Ata, questo per evitate che il nostro personale sosti o stia in contatto per gli alunni per troppo tempo”. Invece la preside Marciano ha accusato la Dussman che “in maniera unilaterale e autoreferenziale” aveva deciso: Cosa devono fare i bambini che sono in un contesto scolastico sotto la vigilanza dei docenti che devono assicurare la sicurezza; Come curare ’igiene quando c’è l’obbligo di mandare in bagno uno per uno i bambini e igienizzare ogni volta che si avvicendano assicurando la massima pulizia e sicurezza; Di sanificazione dei banchi quando nei documenti ufficiali si parla igienizzazione dell’aula; Che i docenti o il personale ATA debbano svolgere compiti che non afferiscono al loro ruolo, pertanto assume il titolo di datore di lavoro di questo personale senza assumere però responsabilità in merito. Ciò è offensivo oltre che illegittimo in quanto in chiara contraddizione con le disposizioni della ASL come specificate a pp. 2 -3-4-5 del documento trasmesso a firma della dottoressa Patrizia Lucantonio Prot. n. 741502 del 03/09/2020 della Regione Lazio; Il minor tempo di permanenza accanto ai bambini da parte degli addetti, situazione che comunque non solleva dal rischio in quanto il contatto si attua già all’ingresso del personale Dusmann a scuola e nelle operazioni dalla ditta descritte; Che la stessa impresa appalatrice non aveva previsto la misurazione della temperatura, quando “questa scuola, in applicazione della normativa di prevenzione rischio Covid 19, è tenuta a tenere un registro di tutti coloro che accedono ai plessi con misurazione della temperatura all’ingresso e compilazione di un modulo di autocertificazione allegato al Dvr”.

Le riserve della preside Marciano sono state subito recepite dalla “Dussman service” che in una lettera al sindaco Villa ha manifestato la propria disponibilità e ad adottare alle esigenze didattiche l’orario e l’organizzazione il servizio della mensa scolastica. Ha chiesto di conoscere i cronoprogrammi per scuola, classe, ubicazione circa i flussi per ogni plesso, dati che sono ora necessari – ha scritto il direttore regionale della Dussman Francesco Spinelli – per poter organizzare il servizio nel rispetto delle norme anti covid e delle stesse attività scolastiche. Sono state superate dunque, in tempi da record, queste incomprensioni dopo il tentativo, riuscito, del sindaco Villa di trovare un punto in comune. La Dussman martedì ha scritto al primo cittadino e alla dirigente del settore scuola e diritto allo studio per illustrare quello che farà nelle scuole formiane che ospitano la mensa. “Nel caso del pranzo in classe, dopo che gli alunni lasceranno i banchi liberi da libri ed altro materiale scolastico per consentirci le operazioni di sanificazione, il nostro operatore porrà sui singoli banchi la tovaglietta, i piatti chiusi contenenti il pasto, il bicchiere, operazioni di apertura dei piatti che saranno coadiuvate dal nostro personale”.

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