LATINA – Sono 47 gli aspiranti candidati alla carica di direttore generale dell’Asl di Latina. Tra questi c’è anche quello in carica, il dottor Giorgio Casati. E’ quanto si evince dalla conclusione di una severa selezione compiuta da una Commissione di esperti costituita per la scelta dei manager idonei al conferimento di incarichi di direzione generale presso le Aziende del Servizio Sanitario Regionale e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico della Regione Lazio. La sintesi di questo certosino lavoro di scelta è contenuto nella determinazione numero G11775 del 13 ottobre scorso che, a firma del dirigente del settore “Salute e integrazione socio sanitaria” della Regione Lazio, Renato Botti, ha individuato i possibili nuovi manager delle Asl di Latina, Frosinone, Roma 3, Roma 2, Viterbo, Rieti e delle aziende ospedaliere di Tor Vergata e Umberto Primo. Ora la palla passa al presidente Nicola Zingaretti dovrà dare una nuova governance alle Asllaziali e alleaziende ospedalieri dipendenti della Regione Lazio. Il nome del dottor Casati – prima curiosità – campeggia in tutti gli elenchi degli idonei , compreso quello dell’azienda universitaria Tor Vergata che – secondo i solitamente ben informati –dovrebbe vederlo alla guida forse dagli inizi del 2021.
Il quinquennale contratto di lavoro Casati termina alla fine del 2020, un anno “terribilis” per via dell’emergenza Covid – che il manager ha saputo affrontare con tempestività e professionalità riorganizzando e forse reinventando la stessa azienda sanitaria pontina – ma presto negli archivi per la fine del lungo commissariamento della sanità laziale. E non è un caso che Casati è giunto a Latina in qualità di direttore amministrativo nominato dall’allora direttore generale , poi “promosso” a rango di commissario straordinario e,dal 2017, di direttore generale. L’elenco dei 47 idonei è stato formalizzato da un severo nucleo valutazione composto da personaggi eccellenti. In primis uno dei due figli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il professor Bernardo Giorgio,docente di economia presso l’Università Luiss “Guido Carli”e direttore del Centro di ricerche sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet”. Ad affiancarlo sono stati il dottor Achille Iachino (designato da “Agenas”) ed il dottor Fulvio Moirano, presidente del comitato di indirizzo dell’Aou Sant’Orsola Malpighi di Bologna. In effetti l’unico vero dirigente pontino inserito in questa lista è di Sezze anche se residente da anni a Latina:si tratta di Giuseppe Ciarlo, da pochi mesi direttore sanitario degli ospedali “Fiorini” di Terracina, “San Giovanni di Dio” di Fondi e “Dono Svizzero” di Formia. Ritenuto vicinissimo a Pino Simeone, presidente della commissione sanità della Regione Lazio, Ciarlo ha acquisto una vasta ed apprezzata esperienza sia all’interno dell’Asl di Latina che in quella romana di Ostia al punto che è stato dichiarato “idoneo” a svolgere ora l’incarico di direttore generale presso le Asl di Roma 2, di Rieti e di Viterbo. Altri nomi locali non figurano in questo elenco.
Molti addetti ai lavori conoscono il nome di Marinella D’Innocenzo, leccese di 61 anni, ex commissario straordinario e direttrice generale dell’Asl di Rieti dopo essere stata alla guida della direzione sanità della Regione Molise. E’ conosciuta a Latina per essere la moglie di Adolfo Pagnanelli Direttore della Uoc Dea del Policlinico Casilino e del Campus Biomedico di Roma e in passato dirigente del Pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria Goretti”. La gran parte degli “idonei” proviene da esperienze extra regionali: Angelo Aliquo Angelo è il direttire generale dell’Asl di Ragusa e già sindaco di Gratteri (in provincia di Palermo), Silvia Cavalli è il direttore amministrativo dell’Asl Roma 2, Emanuele Ciotti è un Dirigente Medico presso la direzione ospedaliera dell’Asl di Bologna, Narciso Mostarda è il manager dell’Asl Roma 6, Antonio Paone è stato alla guida dell’Asl Roma C mente Elisabetta Rosa Tripodi è direttrice generale dell’Asl di Vibo Valentia nonché ex sindaco di Rosarno,in Calabria. Se non dovesse essere confermato Giorgio Casati , che da mesi ha dovuto rinviare la sua partenza solo ed esclusivamente per far fronte all’emergenza Coronavirus in provincia di Latina, potrebbe essere donna – la prima volta che accade – il possibile sostituto. E il nome che primeggia nel borsino delle azioni della Regione Lazio è quello della dottoressa Marinella D’Innocenzo.
E cosa accadrà ora? Semplice. Il nucleo di valutazione ha inviato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti le rose di candidati, “distinte per tipologie di aziende, al fine di consentire, con proprio atto, di procedere alle nomine dei direttori generali scegliendo i soggetti che presentano i requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell’incarico da attribuire”. La decisione finale spetterà per la scelta dei manager delle Asl laziali – come detto – spetterà al governatore e segretario nazionale del Pd –“che in caso di nomina, sarà necessario procedere alle verifiche puntuali in ordine all’assenza di condizioni, atti o fatti preclusivi al conferimento dell’incarico, ai sensi della normativa vigente in materia”. Ma sarà solo un mero e inutile formalismo.