FONDI – Il gruppo “Camminare Insieme” pochi giorni fa ha invitato l’Amministrazione comunale ad aderire al progetto “Ossigeno” dedicato alla sensibilizzazione per la tutela dell’ambiente, unendo diverse iniziative tutte finalizzate al rinverdimento o alla sistemazione di alcune zone della città “esteticamente e funzionalmente abbandonate”. Non avendo ancora avuto riscontro, il gruppo ha deciso di “offrire le sue idee all’Amministrazione” rendendosi “disponibili e collaborativi” e – pur “confidando che tale opportunità non venga persa” (il riferimento è all’adesione al progetto ndr), hanno elencato le loro idee in una nota, iniziando a parlare di via Lagurio e via Diversivo Acquachiara.
“Con la sistemazione del primo lotto della bretella che, da progetto, dovrebbe collegare la SS7- Appia alla via diversivo acquachiara (ex via lagurio) è stata creata – spiegano nella nota – una nuova arteria cittadina atta a deviare i mezzi pesanti verso l’area industriale ed il mof, evitando il passaggio nel centro abitato. Questo primo stralcio di circonvallazione ha ai suoi lati terreni inutilizzati ed incolti che potrebbero facilmente divenire zone alberate all’ingresso della nostra Città restituendoci ossigeno ed al contempo rendendo più presentabile il nostro ingresso, ed ombreggiando anche il tratto di ciclabilerealizzato. Al contempo un’altra arteria principale della nostra città è via diversivo acquachiara, strada ad alta percorrenza e ad alta pericolosità. Fermo restando l’urgente bisogno di installazione di un impianto di illuminazione e del rifacimento del manto un’ulteriore proposta che arrecherebbe non pochi benefici è la piantumazione di alberi
sulle sponde dell’omonimo canale. In tal caso anche piantumando le essenze sulla sponda lato carreggiata non ci sarebbero impedimenti alla visuale poiché ci sarebbe sufficiente spazio per distanziare le piante dalla sede stradale. Questo intervento avrebbe il doppio vantaggio di creare, con le piante, un sostegno naturale agli argini del canale agendo nel contempo da regolatrici di temperatura e CO2. Specie da preferire: Eucalipti e salici bianchi”.
Ed ancora: “Strada Provinciale Fondi – Sperlonga (tratto svincolo Via Diversivo Acquachiara / Casotto Rosso). Via di accesso principale dal lato Sud della città, in passato alberata, prima con eucalipti poi con pioppi, oggi in stato di degrado estetico. Attualmente sono presenti alcuni arbusti nati spontaneamente e sporadicamente, come da foto. I più anziani ricordano la presenza di Eucalipti che fino al dopoguerra verdeggiavano su entrambi i lati di quel tratto della Fondi -Sperlonga. Sostituiti successivamente dai pioppi, rimossi anch’essi da una
ventina d’anni. Con la piantumazione degli eucalipti si donerebbe un aspetto estetico migliore alla strada, temperature più miti in estate – quando vi sono colonne di auto ferme per via del traffico verso il mare – si otterrebbe una maggiore tenuta delle sponde dei canali che costeggiano la strada, offrendo omaggio alla tradizione. Si precisa che gli eucalipti sono alberi oramai tipici della nostra zona, basti vedere gli argini della SS7 lato Latina, che non rappresentano un pericolo, a differenza di pini ed altre specie meno resistenti al vento. Specie da preferire: Eucalipti”.
Infine, per quanto riguarda l’arredo urbano, “Camminare Insieme” annovera un’altra proposta, quella che riguarda via Cocuruzzo e via Passignano. “L’idea della piantumazione di alberi nella contrada del Cocuruzzo – si legge – nasce dall’idea di iniziare con piccoli/grandi gesti che ridiano dignità ad aree troppe volte dimenticate dalle istituzioni. L’idea è quella di riqualificare un’area (evidenziata nella foto sottostante) con interventi di piantumazione di essenze arboree del tipo: Olea europea (Olivo). La presenza dell’albero di Olivo rappresenta una scelta coerente con l’ambiente circostante data già la sua presenza sul territorio. Questo tipo di intervento rappresenta lo step iniziale finalizzato ad un processo di riqualificazione e pulizia dell’area in questione. Processo che si spera prevedi la sostituzione delle attuali panchine non più adatte alla seduta in quanto logorate dal tempo e dalle intemperie. Tutto questo allo scopo ultimo di donare alla contrada un’area già presente ma attualmente non funzionale. Un’area attrezzata di questo tipo, seppur di dimensioni limitate, potrebbe diventare luogo di incontro, aggregazione di vario tipo (sociale/ludico/culturale) incentivando anche gli abitanti della zona presenti nella contrada a vivere e ad aver cura dei propri spazi esterni”.