FORMIA – Sono 130 i casi attualmente positivi nella città di Formia, di cui 120 curati a domicilio. A renderlo noto è il sindaco Paola Villa nel suo consueto report settimanale, aggiungendo che “chi è stato costretto al ricovero in ospedale pare comunque rispondere bene alle cure”. Il sindaco Villa conferma che l’ospedale Dono Svizzero è stato inserito dalla Regione Lazio tra quelli che si occuperanno, territorialmente, dei malati di Covid. “Spero abbiano previsto tutte le misure del caso, considerando la delicata situazione del nostro nosocomio”, commenta il primo cittadino.
“Ieri è stata una giornata non semplice – dice nella nota Paola Villa – 17 positivi a Formia, 316 in tutta la nostra provincia. Tutti i nuovi casi sono persone legate a contagi intrafamiliari, tutti già in isolamento da diversi giorni, tutti con tampone antigenico positivo che hanno avuto conferma con il tampone molecolare fatto al drive-in del Di Liegro di Gaeta. Abbiamo su Formia 130 positivi in totale, al netto di tutte quelle persone che si sono già negativizzate, fortunatamente 120 tutte curate a casa, molte completamente senza sintomi o con sintomi lievi, le altre 10 curate in ospedale ma fortunatamente che stanno rispondendo bene alle cure. Monitorando chi si sta rivolgendo agli ospedali per essere curato, abbiamo appurato che già da due giorni 5 malati covid sono ricoverati presso il nostro Ospedale Dono Svizzero.
Proprio nel Bollettino ufficiale della Regione Lazio di oggi 6 novembre è stata pubblicata la nuova rete covid regionale emanata con ordinanza del presidente Zingaretti, e in questa rete risultano nella provincia di Latina, tre strutture ospedaliere, una ad Aprilia, il Goretti di Latina e il Dono Svizzero di Formia. Vista l’estrema delicatezza del nostro ospedale, il fatto che esso rappresenti l’unico presidio ospedaliero dell’intero territorio del sud pontino, si ci chiede se prima di prendere tale decisione siano stati rispettati tutti i protocolli ufficiali, al fine di garantire la tutela e l’incolumità del personale sanitario, l’incolumità di tutti i pazienti no-covid, assicurando loro la non promiscuità nei percorsi. Il reparto di Medicina d’Urgenza del Dono Svizzero è attiguo al pronto Soccorso pertanto è importante che vi siano tutte le garanzie di tutela dei pazienti che si recano all’ospedale.
Infine un abbraccio grande a tutti i nostri bambini positivi al covid ed in particolare alla nostra piccola Alice di pochi mesi, positiva sì, ma piena di forza e vita!”