APRILIA – Si è riunita ieri in Provincia la Commissione sviluppo e tutela del territorio per discutere della bonifica, della sistemazione idrogeologica e deposito definitivo dei rifiuti rimossi dell’ex cava in località La Cogna, ad Aprilia. Alla riunione erano presenti il presidente della Provincia Carlo Medici, il presidente della Commissione Domenico Vulcano, Antonio Terra sindaco di Aprilia e consigliere provinciale, il consigliere provinciale Ennio Afilani ed il dirigente del settore ambiente Antonio Nardone.
“Nel suo intervento – spiega una nota a margine dell’evento – il Presidente Medici ha difeso l’operato dell’ente rispetto dalle accuse degli ultimi giorni di omissione di atti o altro e ha ribadito come non saranno tollerati ulteriori attacchi all’ente che rappresenta che in questo periodo unitamente a tutti i sindaci della provincia ed al comitato ristretto da loro designato, ha intrapreso un serio, silenzioso ma costante lavoro finalizzato alla costituzione dell’organismo giuridico dell’ATO2 della provincia di Latina. Nel mese di luglio è stata deliberata dal Consiglio provinciale una proposta di legge inviata alla regione al fine di regolare l’ordinamento giuridico degli ATO in tema di gestione virtuosa dei rifiuti. Dall’incontro tenutosi presso la Regione Lazio con l’ingegner Tosini è stato presentato il lavoro svolto dal settore ambiente e che ha ottenuto il placet del dirigente regionale, è stata indicata la tempistica necessaria affinché la proposta di legge sia portata in Consiglio regionale a gennaio del prossimo anno”.
“Nel frattempo il lavoro del settore ambiente della Provincia, del tavolo tecnico e dell’assemblea dei sindaci – sottolinea ancora Medici – non si fermerà e sarà finalizzato principalmente all‘individuazione di siti idonei da vagliare insieme alla direzione regionale preposta al fine di avanzare proposte concrete all’assemblea dell’ATO una volta costituita. Non c’è altra strada che questa in quanto un organismo che ha facoltà e potere di decidere in ambito provinciale, possa operare superando problemi che diversamente andrebbero in capo ad un singolo comune. Pertanto collaboreremo e stimoleremo la Regione affinché approvi una legge per regolare gli ATO a beneficio di tutte le provincie del Lazio. Ogni territorio potrà fornire un contributo valido al programma inerente la gestione pubblica e provinciale dei rifiuti ma occorrerà avere riguardo nei confronti dei territori che già vendono grandi concentrazioni di impianti di varia tipologia e che hanno vissuto storie inenarrabili di inquinamento per molti decenni. In sostanza l’operato dell’ATO – ha concluso – dovrà garantire una equa distribuzione nel territorio provinciale degli impianti affinché l’impatto anche minimo che ne deriva sia il più equo ed economico possibile”.
A seguire, si legge: ” Il presidente della Commissione Domenico Vulcano ha sottolineato come Aprilia sia già sottoposta a troppe servitù per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti. La nostra città non ha bisogno di nuovi siti per il deposito finale del secco residuo, perché si registra da anni già notevole presenza di società autorizzate operanti nel settore dei rifiuti”. La questione sarà nuovamente affrontata in Consiglio provinciale dove il dirigente del settore renderà pubblica una relazione sulla situazione predisposta dagli uffici della Provincia in queste ultime settimane”.
Infine: “Il sindaco di Aprilia Antonio Terra, consigliere provinciale e componente del comitato ristretto designato dai sindaci della provincia si è detto favorevole all’accelerazione dell’iter di approvazione della legge ed al contempo chiede al dirigente del settore ambiente di analizzare tutte le circostanze che sono richieste per l’individuazione dei siti anche per quanto attiene la bonifica dei siti esistenti con particolare riguardo al sito di la Cogna limitrofo a numerose abitazioni che ne impediscono a norma del piano regionale e provinciale dei rifiuti, la riproposizione di qualsiasi tipo di discarica. L’unica possibilità è quella della bonifica che può essere posta in capo al nascente ATO provinciale”.