LATINA – Uno dei due decessi verificatisi nelle ultime ore 24 in provincia a causa del Coronavirus – il primo è di 78enne di Cisterna, il secondo riguarda un uomo di 89 anni residente fuori provincia ma ricoverato al Santa Maria Goretti di Latina – ha stabilito un triste primato: dall’inizio dell’emergenza epidemiologica sono morte esattamente 100 persone sul territorio pontino. Una curva dei decessi che sembra stabilizzarsi a differenza dei nuovi contagi, di nuovo in aumento.
Il dipartimento di Prevenzione dell’Asl ne ha registrati ulteriori 245, 17 in più rispetto alla giornata di domenica nonostante il numero dei tamponi trattati – come avviene abitualmente nel fine week end – sia stato inferiore rispetto al solito. Desta sempre qualche preoccupazione il focolaio di Latina con ben 40 casi, seguito dal comune di Aprilia con 36 contagi e da quello di Fondi con 23. Il resto delle infezioni è stato censito dall’Asl un po’ ovunque, in 24 dei 33 comuni pontini, ma il riscontro statistico quotidiano ha fatto scattare un nuovo allarme anche a Terracina, Formia, Minturno e Cisterna.
I contagi complessivamente sono saliti a 6480, di cui 1399 si sono negativizzati – 24 in più rispetto a domenica. Ma resta sempre alto il numero dei pazienti, 4981, ‘attenzionati’ dal dipartimento di Prevenzione dell’Asl: 4802 si trovano in isolamento domiciliare ma 179 di loro – uno in meno rispetto alle ultime 24 ore- sono attualmente ricoverati negli ospedali Covid della provincia e della regione. Intanto è sempre sensibile e delicato il rapporto tra la diffusione del Covid e gli ambienti di lavoro e in quest’ottica la Cgil ha chiesto la chiusura immediata e, ancor prima, la sanificazione del Tribunale di Latina a causa di una positività di un addetto alle pulizie dipendente di un’impresa esterna e di un’altra che attende di essere ufficializzata dall’Asl. Il delegato per la sicurezza dei lavoratori del palazzo di giustizia di piazza Buozzi, Vittorio Simeone, ha appreso che la sanificazione si svolgerà soltanto sabato 21 novembre. Decisamente troppo tardi.