MINTURNO – Recuperare i resti del Tempio della Dea Marica, oggi completamente abbandonati e avvolti dai rovi. E’ l’appello lanciato dallo storico Salvatore Cardillo e da Marco Tarantino, da sempre sensibile alle tematiche storiche e ambientali, autore del libro “La città del Minotauro” (DeComporre Edizione) che ha dei riferimento proprio alla storia dell’antica Minturnae e allo stesso Tempio della Dea Marica. Tarantino ha lanciato pochi giorni fa una petizione, che ha già superato le 100 firme, indirizzata alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Frosinone Rieti Latina, Regione Lazio, Comune di Minturno, Ministero Beni Ambientali e Culturali.
“Il Tempio della Dea Marica, situato a circa 500 metri dalla foce del fiume Garigliano, in un’area prospiciente quella che era l’antica città romana di Minturnae – spiega Marco Tarantino – ha origini antichissime, risalendo la nascita dell’area votiva probabilmente all’età del ferro, e costituendo la stessa, con il Tempio insistente sulla medesima, un punto di riferimento per il culto di varie divinità femminili anche nei secoli seguenti: dai ritrovamenti si è scoperto che il santuario accolse anche il culto di Iside ed era meta di pellegrini da tutto il Mediterraneo.
Un esempio unico in tutta Italia che oggi giace in una situazione disperata, inghiottito dai rovi a lato di un’anonima lingua di asfalto, tanto che è difficoltosa perfino la sua localizzazione.
Crediamo che le Istituzioni competenti abbiano il dovere etico di recuperare la struttura, di metterla in sicurezza e, infine, di renderla fruibile al pubblico che voglia visitarla, per scoprire questa testimonianza antichissima, la scintilla da cui traggono origine le radici della comunità minturnese e di quella aurunca tutta, oggi identificabile probabilmente con tutto il territorio individuato come “Sud Pontino” e con larghe porzioni della Campania settentrionale. Recuperare il Tempio della Dea Marica equivale a recuperare le nostre radici, valorizzare il nostro passato, rilanciare il nostro futuro”.
Per firmare la petizione basta cliccare al seguente link: