Economia

Gaeta / Porto, inaugurate le opere di completamento del piazzale “Salvo d’Acquisto”

GAETA – Un altro importante step per il definitivo rilancio del porto commerciale di Gaeta. Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione di tutte quelle opere di completamento del “Salvo D’Acquisto” per le quali ha moltiplicato i suoi sforzi nel corso dell’ultimo quadriennio la governance dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Spiccano soprattutto i piazzali che per una superfice di oltre 70mila metri quadrati sono stati realizzati a breve distanza dalle banchine del potenziato porto commerciale della città. Si tratta di un’area strategicamente fondamentale per potenziare nuovi traffici e recitare, dunque, un ruolo di primissimo piano nell’ambito dell’utilizzo delle “Autostrade del Mare” rispondendo anche alle indicazioni normative suggerite dall’Ue per qualificare ed innovare gli scali portuali. Tra questi proprio quello di Gaeta che, destinatario di significativi finanziamenti, ai diversi livelli, continua ad essere un cantiere sempre più in fase di espansione.

Alla cerimonia di inaugurazione ha presenziato il presidente dell’Adsp Francesco Maria di Majo che, affiancato dai responsabili e dirigenti dell’area tecnica e della filiale di Gaeta del network portuale del Lazio, ha condiviso questo momento importante per la futura gestione del porto commerciale con i vertici delle società che hanno realizzato e riqualificato i piazzali dell’hub cittadino, il consorzio stabile “Grandi lavori” di Roma, e curato la direzione dei lavori, la società “Modimar”. L’area, prossima alla consegna all’Adsp, sarà dotata di sei torri faro con corpi illuminati a led – un analogo impianto è stato inaugurato di recente in via Lungomare Caboto nei pressi della Peschiera – e di un innovativo impianto di videosorveglianza.

“I piazzali saranno messi a disposizione – osserva subito a precisare il presidente dell’Adsp Di Majo – dei vari operatori portuali interessati a movimentare le loro merci in modo finalmente sicuro competitivo, moderno e funzionale. Si tratta di un piccolo ma importante ‘retroporto’ di cui Gaeta aveva bisogno da sempre. In questo momento siamo convinti che, grazie agli sforzi operati dall’ente ai diversi livelli, i piazzali appena ultimati renderanno ancora più competitivo il porto commerciale di Gaeta sullo scenario internazionale e mediterraneo oltre che – come detto – sicuro e ecocompatibile sul piano ambientale. La realizzazione di quest’area è stata finanziata dal Cipe che con i 33 milioni di euro concessi ha permesso di ottenere nuovi e più competitivi dragaggi dello specchio acqueo antistante le banchine e, di conseguenza, di imbonire i piazzali retrostanti. Questo mosaico, in fase di completamento sarà arricchito, nelle prossime settimane, di una nuova viabilità di accesso e di uscita che “coniugherà – ha aggiunto il presidente dell’Adsp Di Majo – il rispetto dell’ambiente da una parte, la sicurezza per gli operatori portuali e per gli automobilisti in transito nella vicina strada regionale Flacca dall’altra. Sono in corso i lavori per realizzare una rotatoria per la quale la nostra struttura tecnica e la filiale di Gaeta hanno effettuato un’azione davvero unica, dal punto di vista amministrativo e burocratico, per ottenere un numero infinito di pareri per mettere ordine ad una serie di sottoservizi”.

Prefetto Maurizio Falco, On. Raffaele Trano, Europarlamentare Adinolfi

L’ Arcivescovo di Gaeta, S.E. Monsignor Luigi Vari ha proceduto alla benedizione dei nuovi piazzali intitolati all’ultima Regina del regno delle due Sicilie. Maria Sofia Von Wittelsbach è stata la sorella della più nota Princessa Sissi che Gabriele D’Annunzio definì l’”Aquiletta bavara” in ricordo del suo amore per Gaeta e per i gesti eroici da lei compiuti durante l’assedio di Gaeta del febbraio 1861. Nel ricorso dell’opera e della figura della “regina soldato” sarà simboleggiata anche la nascita di un corridoio Gaeta-Bari dove la regina arrivò via mare dal porto di Trieste il 1 febbraio 1859. Francesco II accolse Maria Sofia (il loro matrimonio era stato già celebrato per procura) per poi ripartire, dopo circa una mese, per Napoli sempre via mare. I due sovrani si rifugiarono successivamente a Gaeta, dove, il 13 febbraio 1861, con la capitolazione della città, dopo un lungo assedio dei piemontesi, si concluse il regno delle Due Sicilie. La regina Maria Sofia ha rappresentato un’icona di modernità, una donna coraggiosa, una regina soldato nell’ assedio di Gaeta, ultimo avamposto di un Regno ormai morente che chiuse un’epoca e una dinastia: quella dei Borbone. In ricordo dell’opera e della figura della monarca asburgica il presidente di Majo il 30 agosto 2018 ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’omologo dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi per rendere funzionale e competitivo il corridoio che unisce i porti di Bari, Manfredonia e Termoli da una parte ai quelli di Civitavecchia e Gaeta dall’altra. “La nostra governance è impegnata a far connettere trasversalmente l’Italia con la penisola iberica e quella greco-balcanica – ha concluso il presidente dell’AdSP – Dobbiamo essere bravi a trasferire sul mare la forte crescita della domanda delle merci che sinora, anche alla crescita dell’e-commerce, aveva utilizzato unicamente i collegamenti stradali di questo corridoio trasversale”.

Intanto è stato approvato dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale l’Atto di indirizzo per l’avvio della variante al piano Regolatore Portuale (PRP) di Gaeta mediante l’ampliamento del comparto destinato alla cantieristica e l’infrastrutturazione dei nuovi piazzali logistici. Si tratta di un altro importante segnale per lo sviluppo del porto gaetano secondo un programma condiviso con il Comune e con il Consorzio Industriale del Sud Pontino , con il quale già nel luglio 2018 fu stipulato un accordo in tal senso. Nel corso della seduta svoltasi venerdì il Comitato di Gestione ha dato il via libera al programma di riassetto del porto di Gaeta attraverso il quale saranno delocalizzate alcune attività di cantieristica navale, attualmente site nell’ambito del cosiddetto comparto Frattasi, in località Calegna/Peschiera in prossimità del centro abitato. Le attività di cantieristica saranno collocate nell’area nord dello scalo, con contestuale riordino e riqualificazione del sopra citato comparto anche mediante una separazione in aree omogenee tra le attività di itticoltura, che saranno concentrate nei pressi del porto pescherecci e dell’attuale mercato ittico di prossima apertura, e le attività di cantieristica. Ciò determinerà, conseguentemente, la possibilità di avere una razionalizzazione anche degli spazi prettamente destinati alle attività portuali come previsto dai programmi che stanno portando alla realizzazione del nuovo porto commerciale.

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