GAETA – Squarciare il muro di silenzio che si è abbattuto sulla vendita operata dal Consorzio Industriale del sud pontino della palazzina e, soprattutto, del parcheggio dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta alla società immobiliare “Cavour srl”. E’ l’intento che ha mosso i consiglieri comunali di opposizione, il presidente della commissione trasparenza Franco De Angelis ed Emiliano Scinicariello che, stanchi di attendere l’iniziativa promossa dal sindaco Cosmo Mitrano nell’ormai famoso del consiglio comunale monotematico dello scorso 14 luglio, hanno preso carta e penna e hanno chiesto di avere le giuste risposte e chiarimenti di natura tecnico-procedurale.
Questa volta non hanno interpellato gli organi politici ma quelli apicali e amministrativi del comune. Tra questi la segretaria generale e responsabile dell’anti corruzione Antonella Marra, i funzionari dell’avvocatura interna Daniela Piccolo e Annamaria Rak e i dirigenti dei settori “Riqualificazione urbana” e “Cura, qualità del territorio e sostenibilità urbana”, Stefania Della Notte e Massimo Monacelli. A loro il consiglio comunale di Gaeta quest’estate, in effetti, si era rivolto chiedendo di accertare “se sussistesse il diritto di prelazione per il Comune di Gaeta e se la mancata comunicazione costituisse titolo per l’annullamento della vendita”. La proposta, caldeggiata dal sindaco Cosmo Mitrano che ha sempre sostenuto di essere stato all’oscuro dell’iniziativa immobiliare del Consorzio Industriale guidato dal collega di partito Salvatore Forte, era finalizzata anche per verificare la possibilità per porre in essere “ogni azione legale a tutela dell’Ente Comunale”, ivi inclusa la verifica della legittimità dei frazionamenti avvenuti durante tutto l’iter, a distanza di mesi non hanno ricevuto risposte in tal senso”. L’iniziativa politica di Sciniscariello e De Angelis, gli unici tra le file delle minoranze ad occuparsi di questa misteriosa vicenda, è stata concepita, a distanza di quattro mesi, per chiedere all’Avvocatura Comunale ed ai Dirigenti dell’area tecnica del comune di Gaeta “se vi fossero sviluppi ed aggiornamenti in tal senso, dall’altro, data la perdurante assenza di nuove informazioni a riguardo”.
I due esponenti delle minoranze la loro istanza l’hanno corredata di “un ulteriore e maggior numero di notizie, atti ed informazioni possibili per dare a se stessi – intanto – delle risposte, ma anche per darle a tutti coloro che abbiano avuto, quantomeno, la curiosità di sapere cosa fosseaccaduto realmente in questa vicenda che vede coinvolti il Consind Sud Pontino, una società immobiliare denominata Immobiliare Cavour srl, e il Comune di Gaeta”. Un dubbio, a distanza di tempo, assale Scinicariello e De Angelis: è possibile che il comune non sapesse nulla di una vendita immobiliare che,seppur ineccepibile sul piano formale e sostanziale, riguardava un’area strategicamente importante sul piano della mobilità, della sosta e anche urbanistico? O – ed è l’ipotesi più grave ed inquietante se fosse confermata – il comune ha lasciato fare…non intervenendo sul piano urbanistico per la gestione di un sito baricentrico e fondamentale per l’assetto viario (e non solo) di Gaeta? “Come Consiglieri Comunali, ma prima ancora come cittadini di Gaeta, non ci accontentiamo – aveva detto Scinicariello nel consiglio comunale di luglio, posizione che ora conferma nell’intervista video allegata – di prendere atto di quanto accaduto con la vendita – dal Consind Sud Pontino a Immobiliare Cavour srl – di una palazzina in pieno centro cittadino, con annesso piazzale, come se fosse un dato ineluttabile. Come Consiglieri Comunali, avevamo posto l’attenzione sulla vicenda, l’abbiamo portata in Consiglio Comunale ed abbiamo quantomeno ottenuto di far votare una mozione che impegnasse l’Ente Comunale a verificare se il bene potesse entrare in possesso del Comune di Gaeta, e che almeno la funzione pubblica del parcheggio potesse essere garantita.
Ora non c’è molto tempo a disposizione per conoscere gli atti, fare ricerche, capire meglio tutto l’accaduto ed averne un quadro più chiaro. Abbiamo però continuato a chiederci perché un bene, che si è sempre considerato di carattere pubblico in quanto demaniale, destinato da tempo immemore a funzioni di carattere pubblico, quale è l’esercizio della ferrovia, sia stato venduto senza che – ha aggiunto Scinicariello alcun cittadino di Gaeta ne avesse notizia, o forse solo in pochi e perché solo loro.
INTERVISTA video Emiliano Scinicariello, consigliere comunale Gaeta