FORMIA – E’ delle ultime settimane la petizione lanciata dal Think Tank di cultura politica “Formiaè” sull’importanza del potenziamneto della rete internet degli istituti scolastici territoriali. Il testo della petizione partiva chiaramente dalle circostanze legate all’emergenza sanitaria che hanno impartito un’accelerazione all’utilizzo della didattica a distanza, mettendo a nudo – in alcuni casi – delle criticità in termini di digitalizzazione e connettività. “Molte scuole – si legge nel testo della petizione ancora on line – si sono fatte trovare impraparate, lamentano carenze nell’infrastruttura tecnologica e una rete non in grado di supportare il normale svolgimento delle lezioni. Con questo appello diamo voce ai tanti genitori, in special modo a quelli dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri, che chiedono il proseguimento dell’offerta formativa a distanza per i loro figli e maggiori investimenti nella digitalizzazione della scuola”.
Un appello quello di cui “Formiaè” si è fatta portavoce inteso ad evidenziare la priorità della salvaguardia del diritto allo studio. Aspetto questo, sul quale il laboratorio di cultura politica formiano torna con una riflessione incentrata sulla necessità, atta allo scopo, di accrescere un “dialogo scuola-famiglie per organizzare la didattica”; lo fa alla luce delle lamentele dei genitori, ma giustamente anche prendendo atto delle complesssità che i dirigenti scolastici si ritrovano quotidianamente a gestire. “Per questo motivo – scrivono i membri di Formiaè – rivolgiamo l’invito all’ascolto e al dialogo con i genitori per trovare soluzioni idonee al prosieguo dell’attività didattica in presenza. La Scuola non rappresenta solamente un luogo di formazione, è soprattutto uno spazio di creazione di relazioni interpersonali che arricchiscono il bagaglio culturale dei nostri ragazzi specialmente in giovane età”.
Sulla scorta di queste considerazioni il Think Tank, ritornando alla causa delle criticità, all’auspicio di un maggior dialogo somma anche un’informazione in direzione della risoluzione delle carenze teconolgiche che denunciano e che “impediscono di coniugare – come scrivono – contemporaneamente la didattica su piattaforme digitali e in presenza (la c.d. DDI) lasciando indietro soprattutto i ragazzi più svantaggiati”. Così nella stessa nota ricordano che: “La Regione Lazio ha da poco stanziato 3,5 milioni di euro a sostegno della connettività con due misure: la prima rivolta agli studenti per l’acquisto di SIM, l’altra agli istituti scolastici da utilizzare per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche”.