SANTI COSMA E DAMIANO – Nel futuro vede la “Capsule Privernum Collection” e forse l’ “Expo di Dubai”, ma al momento “emozione e responsabilità” sono i sentimenti che la fondatrice e direttrice creativa del fashion brand del sud-pontino “Lisa Tibaldi Terra Mia”, dedicato ad accessori moda ecosostenibili, riserva alla partecipazione per la prima volta all’ “Artigiano in Fiera Live”, selezionata tra le 32 eccellenze artigiane per il Lazio.
La kermesse, che per via dell’emergenza sanitaria avrà luogo solo sul web, inizierà il prossimo 28 novembre e tramite la piattaforma ospiterà circa cinquecento artigiani provenienti da tutta Italia che potranno far conoscere la loro azienda, accogliere le visite virtuali degli utenti nei loro laboratori, gestire l’acquisto dei loro prodotti.
Tra di essi anche quelli di Lisa Tibaldi Grassi che parteciperà – grazie al contributo di Lazio Innova, Regione Lazio, Unioncamere Lazio e Camera di Commercio di Roma – con le collezioni “Foulard 2020” e con tre linee della collezione “Bijoux”: “Circle”, “Square” e “#AmolamiaTerra”.
Entrambe incentrate sul racconto della “Terra Aurunca”, la collezione “Foulard 2020” si ispira alle farfalle della Terra Aurunca con le loro texture animalier originali che immortalano una terra che vanta la presenza di oltre centouno specie; quella “Bijoux” elabora, invece, l’antica lavorazione della “Stramma”, un’erba che cresce spontanea nel Basso Lazio.
Un’infusione di entusismo e d’orgoglio per l’imprenditrice Lisa Tibaldi e la sua start-up “Lisa Tibaldi Terra Mia” alla luce del momento di difficoltà che il mondo imprenditoriale sta vivendo. “Non è stato, non è e non sarà ancora per un altro semestre almeno, un momento facile – ci racconta l’imprenditrice – ‘Lisa Tibaldi Terra Mia’ è una start up con obiettivi ambiziosi e tutta una serie di programmi che avevamo fatti sono saltati, si naviga ancora a vista”.
Quando è scattato il lockdown nazionale, Lisa Tibaldi stava per lanciare il sito e-commerce e un progetto di internazionalizzazione che è stata costretta a rimandare di un anno, ma non si è persa d’animo. “Durante i mesi di lockdown ci siamo riconvertiti in produzione di mascherine filtranti, aderendo al progetto nazionale ‘La filiera della Moda per l’Italia – Emergezna Covid 19 Unindustria, Cna Federmoda e Sportello Amianto’. Questo – ci rivela – ci ha concesso di sopravvivere, ma non certo di crescere”.
L’ “incertezza” è tra gli ostacoli più duri da affrontare per Lisa Tibaldi, tassello di una quotidianità che accomuna la storia imprenditoriale di molti e che fa percepire quello attuale come un “tempo sospeso”, che la fondatrice del marchio di moda comunque cerca di ottimizzare dedicandosi alla formazione e alla pianficazione.
La forza in questo momento passa proprio da qui e dalla capacità di saper continuare a guardare verso il futuro e Lisa Tibaldi lo fa con determinazione pensando già al 2021, alla possibilità di partire col progetto di internazionalizzazione verso i Paesi europei più prossimi e soprattutto al lancio della “Capsule Privernum Collection”.
“Ispirata al ricco patrimonio storico/artistico della città di Priverno – ci anticipa l’imprenditrice – vedrà, in primavera inoltrata, la realizzazione di una mostra interattiva, emozionale nel suggestivo scenario dell’Infermeria di Fossanova”. Nonostante tutto, dunque, lo sguardo della Tibadi riesce ad andare oltre e addirittura a percorrere distanze chilometriche, come quando rispondendo alla domanda sui progetti futuri aggiunge: “e poi forse Dubai per l’Expo, ma su questo fronte stiamo ancora lavorando…”.