FORMIA – Alle 18.34 di una triste ed infreddolita domenica di fine novembre forse potrebbe essere stato scritto l’epilogo, forse segnato, della prima amministrazione civica che da due anni e mezzo guida, a fatica, il comune di Formia. Ad annunciarlo è stato il coordinatore di “Ripartiamo con voi”, Joseph Romano, che, inseguito dai cronisti, ha anticipato il comportamento politico ma anche amministrativo della lista fondata dall’imprenditore della sanità privata Maurizio Costa in occasione della seconda convocazione del consiglio comunale di lunedì 30 novembre sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Romano è stato costretto a fare la sintesi di un incontro del pomeriggio tra Costa e i suoi tre consiglieri comunali, Dario Colella, Ida Brongo e LinoMartellucci: “Dopo un’attenta analisi della situazione politica-amministrativa, preso atto dell’immobilismo dimostrato dall’amministrazione nel realizzare i punti del programma elettorale, il gruppo Ripartiamo con voi ha deciso di partecipare al Consiglio Comunale di lunedì 30 Novembre esprimendo con voto negativo l’equilibrio di bilancio”. Tutto più chiaro del previsto: Ripartiamo con voi andrà in aula voterà insieme alle minoranze del centro destra e del Pd.
Anche se dovesse esserci la scontata assenza dell’ex consigliere di maggioranza Giovanni Costa tra le file dell’opposizione con questo annuncio di voto l’assestamento potrebbe non passare. A questa drammatica decisione di isolare ulteriormente la maggioranza Villa “Riportiamo con Voi” l’ha assunta grazie alla sintesi di Maurizio Costa, costretto a barcamenarsi tra la posizione filo governativa del capogruppo Dario Colella di disertare di nuovo l’aula consiliare, quella di Ida Brongo di andare e votare contro e quella ancora dell’avvocato Lino Martellucci alle prese con seri problemi familiari fuori città. Costa alla fine ha deciso lui: basta con quest’incertezza, della serie dentro o fuori, la città non ce lo perdonerebbe più. L’imprenditore della sanità privata ha maturato questa decisione di rompere definitivamente con la sua ex maggioranza dopo due incontri. Il primo “de visu” che c’è stato sabato mattina con l’ex sindaco di Formia Bartolomeo. Gli avrebbe detto questo: “Se vuoi essere protagonista in un futuro e diverso quadro politico-amministrativo, dovrai chiedere di farvi parte con un ruolo vincente… e determinante”.
Il secondo contatto è stato telefonico c’è stato domenica mattina. A chiamare Costa, naturalmente su impulso dei dirigenti locali, è stato il potente neo coordinatore regionale della Lega, Claudio Durigon che naturalmente gli ha detto di avere in mano il destino del primo sindaco donna di Formia. Quando Durigon ha avuto ampie rassicurazioni da Costa circa il suo voto contrario sull’assestamento è stato invitato a telefonare al suo omologo di Forza Italia, Claudio Fazzone, a chiedere al suo gruppo consiliare formiano di andare in consiglio, di votare contro l’assestamento e, dunque, di “non fare scherzi”. Le minoranze con il sostegno consiliare di Ripartiamo con voi hanno dalla loro parte due risultati su tre: il voto contrario sulla deliberazione riguardante la salvaguardia degli equilibri di bilancio provocherebbe la conclusione anticipata della consiliatura mentre un pareggio (numericamente più difficile a questo punto) sulla stessa delibera significherebbe coinvolgere il Prefetto di Latina Maurizio Falco. Con una sua diffida intimerebbe il sindaco Villa ad ottemperare entro 20 giorni. Trascorsi i quali avvierà la procedura di decadenza dell’amministrazione cittadina e per il suo scioglimento, con il ritorno alle urne alla prima tornata utile.
I commenti. Che la professoressa Villa pensi alle dimissioni l’ha detto il presidente del consiglio comunale, Pasquale Di Gabriele: “Le dimissioni del sindaco sono un’ipotesi in campo perché, ed è la verità, il quadro politico è mutato “. A partecipare al dibattito è stato l’ex candidato a sindaco e ora consigliere comunale e provinciale di Fratelli d’Italia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo: “Che la città sia in agonia è sotto gli occhi di tutti, così come è evidente che ci sia in atto da mesi una crisi politica nella maggioranza. Tuttavia sembra che la Sindaca abbia ignorato i segnali che le pervenivano dai suoi alleati continuando a minimizzare e cercando alleanze alternative senza riuscirci. Credo sia il momento di fare chiarezza e prendere atto dell’evidenza, lo merita Formia, lo meritano i Formiani”. La Lega non ha voluto commentare l’iniziativa di ‘Ripartiamo con voi’ che comunque ha definito un “atto di autentico coraggio”. Attende di conoscere la contromossa del sindaco Paola Villa che potrebbe arrivare nella mattinata di lunedì con le sue dimissioni pilotate per evitare l’onta politica del consiglio comunale. L’altra ipotesi è rassegnare le dimissioni in apertura di seduta censurando il comportamento di chi ha deciso di staccare la spina nel clou della seconda fase dell’emergenza sanitaria. Se dovesse verificarsi questa ipotesi, è quasi certo che il sindaco lanci un appello ai “responsabili” magari prefigurando l’azzeramento ed il varo della Giunta entro i 20 giorni che il Prefetto concederà per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio.
I riflettori ora sono puntati sulla possibile protesi della maggioranza Villa, il gruppo consiliare di Forza Italia – Gianluca Taddeo, Eleonora Zangrillo e Tania Forte – che al Bajamar c’era per prefigurare poco meno di un mese fa un’alternativa al sindaco in carica. A loro si potrebbero rivolgere il primo cittadino per dare corpo con loro ad una Giunta di fine consiliatura. Questa, in effetti, è rimasta l’unica opzione politica rimasta alla professoressa di scienze naturali per evitare la conclusione del suo difficoltoso mandato amministrativo. C’e un precedente o presunto tale a cui aggrapparsi: risale alla primavera 2017 quando Forza Italia non entrò nella quarta Giunta di centro sinistra ma le permise di sopravvivere a se stessa quando l’allora sindaco Sandro Bartolomeo del Pd con stile e dignità politica tolse, prima di Natale di quell’anno, egli stesso il disturbo. Il Senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone avallerà questa eventuale e decisamente imbarazzante ipotesi? In primavera o, al massimo, in estate si voterà a Latina ed in altri centri della provincia e la Lega (e Fratelli d’Italia) ora hanno deciso di rimanere spettatori alla finestra. Il caso Formia, se dovesse esplodere, potrebbe avere un’eco provinciale e le conseguenze potrebbe essere incalcolabili. Sotto ogni profilo.