FORMIA – “Senza troppi giri di parole dichiaro finito questo progetto politico che ha portato Paola Villa, me, a diventare il Sindaco di Formia”. Sono le parole con le quali il Sindaco di Formia ha aperto il discorso – affidato ad un video condiviso, ieri, sul canale social del Comune di Formia – con cui ha annunciato pubblicamente le sue dimissioni dall’incarico consegnatole dalla tornata elettorale del 2018.
Un video di diversi minuti con il quale la Sindaca dimissionaria ha argomentato la sua decisione e ha ricordato quanto fatto nei circa due anni e mezzo di amministrazione cittadina, perchè – rispondendo senza mezzi termini a chi nel tempo non ha fatto mancare accuse di immobilismo – ci ha tenuto a precisare che “quando si eredita una casa rotta non si parte dal comprare le tende nuove, ma si parte dalle fondamenta”. Fondamenta che nel suo discorso identifica chiaramente non solo con gli interventi a cui ha dato vita nei due anni e mezzo di mandato – come sui siti di pregio, sulle linee idriche ed altro- ma soprattutto con la necessità di “mettere a posto i conti”.
Ad ogni modo di quella che lei definisce una “crisi che non ha nulla di politico e non ha nulla a che vedere col programma di mandato”, ha dichiarato di assumersi tutta la responsabilità. Una responsabilità che lei colloca nell’aver proposto il suo progetto politico coalizandosi con il gruppo “Ripartiamo con voi” e col suo leader Maurizio Costa e in quello che definisce l’ “errore di pensare che a Maurizio Costa e a tutti gli altri che stanno dietro e hanno fatto la regia di questa operazione becera a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane, fosse ben chiara la grave situazione sanitaria ed economica che stiamo attraversando e che quindi le distanze tra me e Maurizio Costa decretassero la fine di questa maggioranza solo dopo la messa in sicurezza di questa città”.
C’è motivo di credere che, probabilmente, ci sia questo alla base della scelta di campo che Paola Villa ha voluto fare. Se la riunione del Consiglio comunale – in programma in seconda convocazione per le 15 del 30 novembre e poi annullata contestualmente alla presentazione delle dimissioni – avrebbe potuto decretare la fine dell’attuale Amministrazione con la votazione relativa al bilancio, le dimissioni, invece, hanno consentito di cristallizare la situazione e di disporre dei venti giorni che intercorrono prima dell’effettività delle stesse, per provare a trovare una nuova maggioranza per puntare almeno a portare la città fuori da questo stato emergenziale.
Dunque “la maggioranza non c’è più e non è mia intenzione trascinarla oltre, bisogna essere chiari e sinceri”, ha detto senza giri di parole la Villa, ma la consapevolezza espressa è che: “Da domani (oggi ndr) sarà mio preciso dovere, in serietà e in trasparenza, esplorare attraverso tutti i gruppi politici presenti in Consiglio comunale se si fa strada la possibilità di creare un governo che non permetta alla nostra città di essere gestita in piena pandemia da un Commissario Prefettizio e soprattutto che traghetti attraverso azioni necessarie l’intera comunità nel superamento dell’emergenza sanitaria ed economica e possibilmente gettare le basi per un futuro di cui questa città ha urgente bisogno”.
Ad ogni modo, a prescindere dalla definitiva o meno chiusura di sipario sull’ esperienza amministrativa, Paola Villa con la sua giunta ha voluto lasciare una decisione rilevante alla città di Formia: la delibera di giunta n°364 con la quale “il Comune di Formia porta a spirare ossia a non rinnovare le concessioni per gli allevamenti di acquacoltura del nostro Golfo”.
Intanto, proprio sui social network, il canale utilizzato ieri per condividere con i suoi cittadini la scelta compiuta, pullulano commenti e reazioni di cittadini/utenti, che ovviamente non possono che essere di toni differenti: solidatietà e sconforto tra chi ha riposto grande fiducia, in particolare su di lei in prima persona, soddisfazione per chi invece ha messo in discussione la validità del suo disegno politico, auspicando un cambio di passo.
E’ proprio su questa piattaforma ha fatto capolino anche la reazione del Consigliere comunale d’opposizione Claudio Marciano che prendendo atto della decisione del Sindaco Villa, ha affermato: “a neanche metà mandato la sua coalizione è implosa lasciando la città in una condizione economica, sociale e politica drammatica, nel mezzo di una pandemia globale” – ed ancora – “c’è ampia consapevolezza, nella città, che le responsabilità di questa situazione è equamente ripartita tra tutti coloro che hanno promosso un progetto politico sbagliato nelle premesse come nelle attuazioni”. Così dicendo il consigliere comunale Marciano ha annunciato, per oggi alle 19, l’incontro con la “comunità del Partito democratico e di Formia Bene Comune, per fare l’analisi della situazione e intraprendere le dovute iniziative politiche”.
A caldo, ad un blog locale, ci sono state anche le dichiarazioni del consigliere comunale d’opposizione Gianfranco Conte che al netto del periodo pandemico, ma anche delle “difficoltà note da tempo” dell’Amministrazione, ha affermato che: “C’è da sperare che si faccia chiarezza una volta per tutte; francamente considerando che per arrivare a fare delle elezioni a giugno prossimo si sarebbe dovuto arrivare a questa situazione entro il 28 febbraio, è chiaro che i tempi si sono anticipati, ma diversamente saremmo andati incontro ad un commissariamento molto più lungo per andare a votare nel 2022, quindi, forse è meglio accellerare i tempi, piuttosto che rimanere in una situazione di incertezza”.
“Un atto opportuno, leale e coraggioso” – ha così definito le dimissioni del Sindaco Villa, il Presidente del Consiglio comunale Pasquale Di Gabriele, intervistato dallo stesso blog a margine della decisione adottata, che ha poi preso in prestito una metafora per dire: “E’ solo a fronte di un abbattimento che ci può essere un eventuale ricostruzione”.