FORMIA – E’ avvolto nel mistero il grave episodio intimidatorio consumato nella notte tra domenica e lunedì all’interno di un’azienda agro-zootecnica in località “Cintio”, alle pendici di Monte Redentore, tra le frazioni collinari di Trivio e Castellonorato a Formia. Hanno aperto una mirata inchiesta i Carabinieri Forestali dopo che ignoti, probabilmente armati di una pistola, hanno ucciso con un solo colpo ciascuno tre mucche che dormivano. E’ stato colpito a distanza ravvicinata anche un toro ma l’animale non ce l’ha fatta in considerazione delle gravità della ferita riportata.
A dare l’allarme, ma solo dopo alcune ore, sono stati i proprietari dell’allevamento, Alessandro Masella e Simona Forte, di 44 e 33 anni. Il sopralluogo dei Carabinieri ma anche dell’ufficio veterinario dell’Asl ha stabilito che l’entità della mattanza poteva essere ancora più grave: gli autori hanno sparato all’impazzata e, solo per una mera casualità, i proiettili non hanno colpito gli altri animali presenti nella fattoria. I proprietari, assistiti dall’avvocato Giuseppe Cece, hanno dichiarato di essere da tempo vittime di alcune forme di intimidazione che avrebbero sullo sfondo la guerra della gestione dei pascoli sul territorio del parco regionale dei Monti Aurunci.
La Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un fascicolo contro ignoti che, alla luce delle dichiarazioni rese dai due provati allevatori, potrebbero conoscere nuovi e clamorosi sviluppi.
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