FORMIA – “Soluzioni di breve respiro, ispirate alla sopravvivenza fine a se stessa, non hanno per noi alcuna prospettiva“. Sono queste le parole con cui prende posizione la comunità politica costituita dal Partito democratico e Formia bene comune, rappresentata nell’Assise pubbica formiana, dal Consigliere comunale Claudio Marciano. Un’affermazione questa che pure accompagna l’annuncio della partecipazione ai “colloqui istituzionali proposti dalla Sindaca per affrontare la situazione dimissionaria dell’amministrazione comunale, resa ancora più drammatica dalla crisi pandemica”.
Un pensiero ed un’azione ai quali si è approdati alla luce dell’incontro con “le compagne e i compagni” di cui il consigliere Marciano aveva subito espresso il bisogno. Affidando una riflessione al canale diretto dei social network, infatti, il Consigliere aveva palesato – poche ore dopo aver preso atto delle dimissioni del sindaco Villa – la necessità di un confronto che avrebbe avuto luogo il giorno successivo per “fare l’analisi della situazione e intraprendere le dovute iniziative politiche”.
Il gruppo, dunque, parteciperà ai colloqui che il Sindaco di Formia ha il dovere di tenere con le realtà politiche presenti nell’aula consiliare per esplorare l’eventualità di formare una nuova maggioranza, che – ella stessa spera – possa almeno portare la città fuori dallo stato emergenziale sanitario ed economico, ma “lo faremo – ha annunciato la comunità del Partito Democratico e Formia bene comune – nella chiarezza delle nostre idee, in coerenza con il percorso politico/amministrativo intrapreso. Resta infatti invariato il giudizio negativo sull’operato politico e amministrativo della Giunta dimissionaria. In questi due anni e mezzo Formia non è stata adeguatamente governata“.
“In Consiglio Comunale – spiegano ancora – il nostro gruppo, pur distinguendosi per diverse iniziative propositive come quella sull’acquacoltura, non ha condiviso le scelte dell’amministrazione sulla privatizzazione dei parcheggi e sulle politiche di bilancio. Ha dovuto inoltre registrare l’assenza di una visione strategica sulle scelte urbanistiche, sulla mobilità, sulle politiche sociali e culturali, gravi ritardi sulle opere pubbliche. Formia ha bisogno di una svolta politica e programmatica, e di un governo solido che possa attuarla. Soluzioni di breve respiro, ispirate alla sopravvivenza fine a se stessa, non hanno per noi alcuna prospettiva“.