FORMIA – Chiuso per sanificazione il reparto di Ortopedia dell’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia a causa di 12 operatori, soprattutto infermieri, risultati positivi. Ed è a rischio anche quello di Medicina, in quanto i casi sono stati registrati sei per reparto. La chiusura improvvisa è stata decisa dall’Asl di Latina, necessaria sicuramente ma che al tempo stesso rende estremamente difficile la situazione del nosocomio del sud pontino a causa della mancanza di personale. Una situazione aggravata dall’insufficienza e inadeguatezza dei percorsi Covid all’interno della struttura sanitaria, dove si ospitano pazienti di altre patologie con quelli colpiti da coronavirus.
Il sindaco Paola Villa ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati e, per conoscenza, all’assessore regionale alla
Sanità D’Amato e al presidente della Regione Zingaretti, per sottolineare «la grave situazione che si è ormai creata al ‘Dono Svizzero’ di Formia , una situazione critica perché i percorsi Covid e non Covid non sono e continuano a non essere chiaramente separati. Infatti il percorso che porta alla Radiologia – puntualizza il sindaco – si sovrappone al percorso che fanno i carrelli della mensa ed ai percorsi
che fanno i pazienti Covid che arrivano al pronto soccorso. Oggi (ieri, ndr) si è chiuso il reparto di Ortopedia per sanificazione e i
pazienti sono stati trasferiti a Chirurgia, dove saranno assistiti dal personale sanitario. Purtroppo tanti sono medici, infermieri
e ausiliari che, contagiati, stanno in contumacia a casa o in strutture ospedaliere e pertanto sono sempre di meno le forze sanitarie nel nostro ospedale”.
Poi conclude: “Ricordo che il ‘Dono Svizzero’ di Formia è un Dea di primo livello, unico presidio di tutto il sud pontino, isole comprese. Unico presidio sanitario che deve rispondere a tutte le emergenze sanitarie, siano esse Covid o non Covid».