LATINA – Prima un’interrogazione parlamentare in cui si chiedeva conto del paradosso della richiesta di autorizzazione all’ampliamento di un impianto di compost già sottoposto al sequestro, e poi la condivisione delle segnalazioni degli attivisti e dei comitati sfociate nell’operazione “Smokin’ Fields” della DDA di Roma ed il plauso alle forze dell’ordine. Così il deputato pontino Raffaele Trano aveva seguito la vicenda della Sep di Pontinia, ed ha continuato a farlo monitorando il finanziamento ministeriale concesso al commissario giudiziale del tribunale di Roma. Ieri, grazie alla sensibilità del prefetto Maurizio Falco, Trano ha potuto finalmente incontrare la dottoressa Carmen Regina Silvestri. E’ stato un momento di approfondimento a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e da cui è venuta fuori l’esigenza di una maggiore trasparenza verso i cittadini che chiedono legittimamente di conoscere i progressi nell’attività di risanamento in corso. E che, come spiega in una nota lo stesso Trano, avrà un seguito.
“Finalmente le mie richieste a tutela dei cittadini, costretti per troppo tempo a subire i miasmi provenienti dall’impianto di compostaggio Sep di Pontinia – dichiara Raffaele Trano, membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati – sono state accolte e c’è un cambio di passo nella gestione dell’azienda. Ho avuto un incontro con il prefetto di Latina, Maurizio Falco, con il commissario giudiziale Carmen Regina Silvestri, il direttore dell’impianto Stefania Brida e il presidente della Provincia e attuale sindaco di Pontinia, Carlo Medici, per capire soprattutto, dopo l’operazione “Smokin fields” della Dda di Roma ed il sequestro della Sep il 13 giugno 2019, quale sia l’attenzione riservata alla salute dei cittadini ed all’inquinamento ambientale, come più volte mi è stato chiesto dai comitati che da anni cercano di garantire a chi vive vicino all’azienda una qualità della vita normale. Dalle parole dell’amministrazione giudiziale è emersa la volontà di discostarsi dalla passata gestione ed al contempo di tutelare i 40 dipendenti, tra cui uno staff amministrativo del tutto nuovo. Da febbraio la realtà della Sep è cambiata, grazie ad un importante finanziamento previsto dal Mise per le aziende sequestrate, per un importo di euro 1.750.000, di cui l’azienda ha già percepito le prime due tranche. L’amministratore giudiziario ha descritto la situazione riscontrata al suo insediamento un anno e mezzo fa con circa 10mila tonnellate di materiale che non potevano essere considerate compost. Grazie al programma di lavoro e alla richiesta di finanziamento dell’amministratore giudiziario gran parte del materiale presente è stato riprocessato, con la nuova lavorazione che ha avuto riscontro positivo con le analisi e i controlli effettuati. In questo modo si è evitata una spesa considerevole perché altrimenti doveva essere tutto considerato e smaltito come rifiuto indifferenziato. Solo una parte è stata invece conferita in discarica. L’amministratore giudiziario ha inoltre descritto il lavoro relativo alle analisi e agli interventi su scrubber e biofiltro allo scopo di garantire il rispetto normativo e di evitare cattivi odori all’esterno. La fine degli interventi di miglioramento è prevista nella prossima estate. L’amministratore giudiziario ha poi spiegato che eventuali accessi da parte di cittadini, comitati o comunque degli amministratori locali e dei rappresentanti istituzionali deve avvenire previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Contestualmente l’impianto ha bloccato l’ingresso di nuovi rifiuti umidi differenziati per riprocessare quelli esistenti, operazione che è tuttora in corso. Mi hanno garantito che attualmente il compost prodotto risponde a standard di alta qualità. Da novembre un quarto della capacità produttiva di compost è dedicata a nuovi rifiuti, con il risultato che la società sta cominciando a fatturare e produrre reddito. Nel frattempo la Sep ha ricevuto diverse proposte di gestione e non solo da privati. Dalla riunione è emersa inoltre la volontà politica del presidente della Provincia di proporre il fitto d’azienda della società, in considerazione del valore aggiunto che questa scelta potrebbe avere in termini di economicità e legalità verso un settore preda di facili appetiti. Intanto prosegue l’iter di riesame dell’AIA della Sep, che era già in corso al momento del sequestro e per cui l’Arpa Lazio aveva evidenziato diverse criticità. Nel frattempo è stato anche rilasciato il certificato di prevenzione incendi. Ho chiesto dunque all’amministratore giudiziale di ricevere un report delle azioni messe in campo e di poter visionare un cronoprogramma dei lavori effettuati e di quelli da effettuarsi, per capire come vengano spesi i fondi del finanziamento statale. Ho chiesto altresì di poter effettuare una visita presso lo stabilimento di Pontinia, affinché questa realtà, benché il custode dei beni sia sempre il privato, si apra alle esigenze dei comitati e dei cittadini di capire quale impatto abbia sulla loro salute. Infine per quanto riguarda invece la bonifica dei terreni circostanti la Sep, si è appurato che la competenza rimane del privato. Ringrazio il prefetto Falco ed il presidente Medici per aver sostenuto pienamente la mie richieste, del loro esito terrò costantemente informati comitati e cittadini”.