ITRI – Il gruppo civico “Itricontatto” scende al fianco dei commercianti, lanciando un appello ai cittadini: “spendete nella nostra città!”. “Le festività natalizie in questo difficile 2020 acquistano un significato maggiore rispetto agli altri anni: sarà un Natale meno consumistico, più intimo, per molti caratterizzato dalla sofferenza causata dall’emergenza sanitaria. C’è chi ha perso un parente, chi soffre per i nonni lontani, o per familiari ricoverati. C’è però un’altra forma di sofferenza, meno evidente, ma altrettanto grave: la crisi del commercio, una piaga silenziosa che si sta consumando sotto i nostri occhi. Sono sempre di più le persone che scelgono di comprare online, causando la scomparsa di tanti piccoli negozi nelle belle città del nostro Golfo”.
Sono queste le parole di premessa contenuta in una nota il gruppo civico “Itricontatto” per spiegare la propria iniziativa a supporto del commercio locale. “Le nostre abitudini – afferma il fondatore di Itrincontatto, Luca Suprano – sono cambiate: dallo scorso marzo la nostra vita si consuma online, e anche gli acquisti avvengono tramite i portali di shopping. Purtroppo il risultato è sotto gli occhi di tutti: le piccole botteghe non riescono a restare aperte”.
Ed aggiunge: “Vi siete mai chiesti cosa c’è dietro una serranda abbassata? C’è una famiglia che non mangia, ci sono una madre e un padre costretti a rinunciare a tante cose oggi necessarie per i figli. E’ vero che il negozietto può non avere tutto ciò che cerchiamo, ma per una volta pensiamo a sostenere i piccoli negozi, con i loro prodotti. La loro luce accesa è luce per la città intera, una luce accesa tutto l’anno. Tanti giovani hanno scelto di aprire un’attività commerciale nella propria città pur di non abbandonare gli affetti, ma il lockdown ha messo a dura prova l’economia locale. Si spende sempre meno, i negozi chiudono, intere famiglie sono diventate improvvisamente povere”.
“Non bastano i contributi per risollevare le piccole imprese locali. E diciamo la verità, è anche un problema psicologico. Con il contributo statale puoi tamponare le spese delle utenze, l’affitto commerciale, se si è fortunati, ma rimettere in moto un’attività non è semplice. Lo spirito per rinascere può esserci solo con la solidarietà, con il rispetto della dignità dei lavoratori. Noi di Itrincontatto – conclude nella nota Suprano – lo diciamo a gran voce: spendiamo nella nostra città, sosteniamo il commercio di Itri”.