GAETA – Venne lasciato dalla fidanzata e mise in atto, con la complicità di due compagni di scuola, una vendetta hard. La vittima, dopo le minacce, subì un perdurante e grave stato di ansia e di paura al punto da modificare le proprie abitudini di vita, cambiare la propria scuola e rivolgersi ad uno psicologo. Di questo degradato scenario, che ha avuto tre anni fa, dal 14 gennaio al 22 marzo 2017, sullo sfondo il liceo scientifico “Enrico Fermi” di Gaeta, si è occupato il Gup del Tribunale di Cassino Vittoria Sodani. Accogliendo una specifica richiesta del sostituto procuratore Eugenio Robolino, ha rinviato a giudizio con la pesante accusa di stalking tre ex allievi del plesso di piazza Trieste, A.C. e G.M. due ventitreenni di Gaeta e Itri (quest’ultimo un giovane di nazionalità rumena e F.P. un 22enne di Gaeta. Quest’ultimo – secondo la ricostruzione investigativa della Procura di Cassino – non accettò serenamente la conclusione del fidanzamento con una sua coetanea. Per ritorsione divulgò tra i compagni di classe una foto, scattata davanti lo specchio del bagno di scuola, in abiti succinti della 19enne.
Il primo invio l’ex fidanzato l’aveva formalizzato già il 16 novembre 2016, alcune settimane prima che i due fidanzatini liceali terminassero la loro storia d’amore. E non tardarono ad arrivare le prime espressioni sessiste, ingiuriose, minacciose e irripetibili sul piano dei contenuti, soprattutto da parte del giovane rumeno residente a Itri che, considerando la ragazza la causa della conclusione del fidanzamento dell’amico di Gaeta, le scrive molto tranquillamente: “Stai attenta L…” Quando la fotografia era diventata, ormai, di dominio pubblico, all’interno del liceo Fermi e purtroppo anche all’esterno, la ragazza invitò il suo ex e i suoi due amici del cuore a rimuoverla. Niente da fare. L’ex fidanzato la minacciò dicendole che sarebbe diventato “molto cattivo” nel caso in cui si fosse rivolta all’autorità giudiziaria. Gli due amici fecero il resto. Il primo, transitandole a distanza ravvicinata in sella al suo scooter, simulò l’investimento della 19enne, il secondo (lo studente di Itri) la minacciò pesantemente con frasi del genere: “T…a…..P…a” e con questa espressione “Devi stare molto attenta, anche quando vieni a scuola”.
Della vicenda si occupò in fretta l’attiva dirigente scolastica, la professoressa Maria Rosa Valente, soprattutto dopo che il caso era orami noto a tutti. La preside convocò i quattro per ottenere i dovuti chiarimenti ed uno dei tre indagati, A.C., le si rivolse con questi termini: “Chiami i Carabinieri, avanti, li aspetto!” I due amici, sempre davanti la preside Valente, definirono senza peli sulla lingua la 19enne di Gaeta….”Bugiarda, pazza visionaria e motivo di disturbo della loro tranquillità”. La famiglia della 19enne, attraverso l’avvocato Enrico Lisetti, si è costituita parte civile davanti il Gup Sodani. I legali dei tre ex studenti, gli avvocati Vincenzo Macari, Mario Paone e Paolo Masella, proveranno a demolire l’impianto accusatorio nel processo che inizierà il prossimo 9novembre davanti il giudice monocratico Alessandra Casinelli.