Gaeta – In meno di una settimana arriva per la Guardia Costiera di stanza nel Golfo una seconda esercitazione. Dopo infatti la simulazione di un incendio a bordo di un aliscafo che ha coinvolto il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Formia, nel pomeriggio di ieri un’altra attività – sempre non pianificata – ha impegnato i militari del Compartimento Marittimo.
L’attività ha avuto inizio con la simulazione di una deflagrazione di lieve/media portata di un ordigno esplosivo posizionato da un sospetto terrorista abusivamente imbarcato a bordo della motocisterna “Lisca Nera”, ormeggiata presso il Pontile Petroli del sorgitore gaetano. A seguito della deflagrazione si è conseguentemente sviluppato un incendio a bordo.
La sala operativa della Capitaneria di porto, ricevuta la richiesta di soccorso del comandante della nave, ha assunto il coordinamento delle operazioni, dando avvio alle procedure previste per fronteggiare l’emergenza in corso.
Sul posto i militari del Nucleo portuale della Guardia Costiera per verificare le condizioni di sicurezza sul Pontile, unitamente al personale della Polizia di Stato e dei Carabinieri per garantire gli aspetti dell’ordine pubblico.
Una volta messa in sicurezza l’area portuale ed i membri dell’equipaggio, i Vigili del fuoco hanno iniziato le azioni di spegnimento dell’incendio a bordo, impiegando l’autobotte intervenuta e, da mare, la motobarca.
I mezzi navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno garantito, invece, la necessaria cornice di sicurezza in mare.
Durante lo svolgimento delle procedure di contenimento dell’emergenza, personale di vigilanza privata in servizio di sicurezza presso Pontile, ha invece intercettato un individuo sospetto in rapido allontanamento dal luogo dell’evento, in direzione dell’uscita dell’impianto portuale.
Insospettito, il personale di sorveglianza del Pontile ha attirato l’attenzione delle forze di polizia, riferendo loro l’accaduto e consegnando il sospettato per gli accertamenti investigativi.
La simulazione di un contestuale sversamento in mare di carburante, dovuto alla deflagrazione, comportava, inoltre, attuazione del piano locale antinquinamento emanato dalla Capitaneria di porto di Gaeta, disponendo l’intervento dei mezzi impiegati in attività di disinquinamento.
All’esercitazione hanno concorso anche i Servizi tecnico-nautici – i Piloti del porto, gli Ormeggiatori del porto ed i Rimorchiatori con un mezzo in ausilio alle operazioni di spegnimento. L’esercitazione ha avuto esito positivo, consentendo di perfezionare lo scambio di informazioni e comunicazioni, migliorare la cooperazione e la direzione delle attività operative nonché elevare gli standard addestrativi degli equipaggi dei mezzi navali e terrestri per una risposta immediata in caso di emergenza reale in mare ed in porto.