FROSINONE – Finisce in carcere, con l’esecuzione di un’ordinanza di custiodia cautelare eseguita dalla Squadra mobile della Polizia di Stato di Alatri, un 38enne accusato di ” violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha adescato una giovane con la promessa di un lavoro come attrice riuscendo ad ottenere immagini hard.
I fatti risalgono allo scorso mese di novembre, quando l’uomo, utilizzando un falso profilo sul social network Facebook e lo pseudonimo “Marco Rizzi” era riuscito ad ottenere l’amicizia di una ragazza, con la quale aveva iniziato a scambiarsi messaggi. Le ha raccontato di essere un attore nel mondo del porno e, dopo aver appreso che la stessa si trovava in uno stato di difficoltà economica, le ha proposto di entrare nel suo ambiente, ottenendo, per un ipotetico provino, l’invio di foto che la ritraevano senza veli.
Subito dopo l’ha invitata ad incontrare un suo amico, che l’avrebbe introdotta nell’ambiente, incontro che è avvenuto in un parcheggio appartato dove questo, fingendosi un’altra persona, ha chiesto alla donna di avere un rapporto sessuale ed al suo rifiuto, l’ha minacciata di divulgare le foto compromettenti a tutti i suoi contatti.
A questo punto, la donna, temendo un grave danno per la sua reputazione, si sentita costretta a cedere alle minacce, ma l’uomo, non soddisfatto, ha continuato a minacciare la ragazza chiedendole un nuovo incontro. La vittima ha però trovato la forza di denunciare l’accaduto negli uffici della Polizia di Stato.
Gli investigatori, ascoltato il racconto, hanno riconosciuto il modus operandi di un soggetto che era stato arrestato nel 2014 per una vicenda analoga e subito lo hanno identificato come l’autore della violenza sessuale, scoprendo, tra l’altro, che il medesimo era stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Colleferro qualche giorno prima, dopo che aveva adescato con le stesse modalità un’altra giovane.
La misura della custodia cautelare in carcere, chiesta sulla base delle risultanze investigative dal Pubblico Ministero che ha in carico il procedimento e concessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, è stata eseguita nel carcere di Vasto, dove l’autore dei fatti è attualmente recluso.
Non si esclude che le vittime di questo delinquente seriale siano molte di più e per questo gli investigatori invitano chiunque abbia avuto qualsiasi tipo di contatto con il profilo di “Marco Rizzi” a recarsi presso gli uffici della Squadra Mobile di Frosinone.