FORMIA – “Formia, mia cara Formia, ho lottato fino alla fine! Ti voglio bene”. Non si può che partire da qui. Da queste parole di congedo che Paola Villa, in quanto Sindaco di Formia, ha voluto dedicare alla sua città, a poco tempo dalla riunione del Consiglio comunale che ha visto una resa dei conti ferma a dodici voti contrari e dodici voti a favore sull’assestamento di bilancio.
Le sue parole pronunciate in una commozione, frutto anche della drammatica notizia della dipartita del Consigliere comunale di maggioranza Gerardo Forte -avvenuta poco prima della convocazione del Consesso Civico – sono state chiare. Prima di lasciare la sala Ribaud il Sindaco Villa ha detto: “alla città va risparmiato questo spettacolo, ci si alza e si va a casa con dignità”.
La crisi che ha consegnato la vita politica della città a questo epilogo si è innescata tempo fa, portando Paola Villa, che nella storia di Formia rappresenterà la prima esperienza amministrativa a guida di una donna, proveniente dal mondo del civismo, aveva condotto prima alle sue dimissioni, poi al ritiro delle stesse e all’azzeramento della Giunta comunale, il tutto accompagnato dal tentativo di trovare una quadra per proseguire nel governo cittadino con la volontà, in particolare, di traghettare la cittadina fuori dal periodo pandemico.
Una quadra che evidentemente non è stata raggiunta e che ora lascia spazio a tante parole provenienti dai banchi di quella opposizione consiliare con la quale sono avvenute le cosiddette “consultazioni” nell’intento di raggiungerla.
A cominciare dai consiglieri Antonio Di Rocco e Claudio Marciano che, mentre in aula riecheggiava la spiegazione del Segretario comunale Alessandro Izzi per cui “la delibera non è né approvata né respinta” e che ci sarebbe stata la possibilità di convocare un nuovo consiglio comunale entro il 31 dicembre, hanno preso la parola per sottolineare che di fatto non ci fossero presupposti tali da addivenire a questo ulteriore passo.
“Un’amministrazione che non ha più i numeri è già in un commissariamento di fatto, tanto vale chiudere qui l’esperienza amministrativa”, ha tuonato il capogruppo consiliare Pd-Fbc Claudio Marciano, mentre il capogruppo della Lega, Antonio Di Rocco, dopo aver affermato che il problema del Sindaco sia stato quello di essere “venuto in aula senza avere una maggioranza, senza progetto”, ha aggiunto – affindandosi al suo profilo social – che “il commissariamento di una città non è mai una cosa positiva, ma questa crisi politica tutta interna alla maggioranza non poteva finire diversamente”.
“Mi spiace umanamente per la Sindaca, ma la sua scelta del non prospettare alcuna iniziativa per avviare un rilancio della sua attività amministrativa ha decretato la fine di questa consigliatura! Pensare di gestire la fase emergenziale senza guardare alle innumerevoli questioni irrisolte è la plastica rappresentazione di un disastro annunciato che non può certo risollevare la nostra comunità”, ha commentato il Consigliere comunale d’opposizione Gianfranco Conte.
“Sono andato a salutare e rincuorare, per quanto possa valere un mio saluto, la Sindaca perché è andata via in lacrime e perché nella vita dobbiamo essere uomini molto prima che politici, o pseudo tali. In consiglio ho votato contro perché anche durante la crisi questa Amministrazione non ha dato – a mio avviso – garanzie sufficienti per migliorare un percorso difficile, perché non ci sono state indicazioni concrete su un’inversione rapida di rotta, perché la mia coerenza me lo ha imposto, ma ciò non toglie che una donna che comunque ha provato a spendersi per la città, andando via in lacrime, merita quantomeno un saluto, un sorriso e un abbraccio, così come gli amici consiglieri di maggioranza con cui se è vero che abbiamo avuto tanti scontri, talvolta eccessivi dicendoci anche cattiverie gratuite sapendole false e immotivate a causa dell’agone politico, è altrettanto vero che abbiamo spesso condiviso giornate insieme sin da bambini. Quindi si, sono andato e riandrei altre cento volte”, ha raccontanto invece il Consigliere comunale d’opposizione Pasquale Cardillo Cupo.
“Ad oggi non ci sono le condizioni per continuare con questa maggioranza”, sono le parole che ha pronunciato, dai seggi di Forza Italia, Eleonora Zangrillo.
Così è giunto quel messaggio d’affetto che il Primo Cittadino ha voluto dedicare alla sua città e di conseguenza ai cittadini che ne drecetano tutte le fattezze, morali e politiche, e che in parte l’hanno scelta due anni e mezza fa circa, per guidarne un nuovo corso che oggi nel progetto che l’ha consegnata al ruolo volge al termine.
E visto che di “lotta” ha parlato lei stessa, per quello che in gergo militaresco chiamano “onore delle armi”, non può mancare anche la sintesi che della sua persona e del suo ruolo che ha voluto dedicarle il suo vice- sindaco Carmina Trillino.
Ripensando al 3 luglio 2018 vista mare, alla telefonata con la richiesta di rivestire il ruolo istituzionale che non ha mai abbandonato, Trillino ricorda: “ In questa trenta mesi abbiamo imparato a conoscerci, perchè manco ci conoscevamo. Tante discussioni perchè siamo molto diverse caratterialmente, qualche ‘corposa’ litigata ma il fine sempre e solo uno: la città di Formia. Ti ho vista stringere i denti davanti alle emergenze, lottare contro chi antepone il proprio interesse a quello della comunità, non conoscere soste e feste comandate e lavorare oltre le tue forze, perseguire onestà e coerenza. Scrollare le spalle davanti alle offese, agli insulti, ai leoni e leonesse da tastiera che nella vita non pagano conto alcuno se non all’odio e alla violenza. Come oggi: non scendere ad accordi con chi ti ha chiesto assessorati e deleghe per il voto, a chi non ha avuto la forza di sostenere il tuo sguardo e non so come farà a sostenere quello dei figli continuando a rispondere a diktat padronali, a chi voleva barattare il senso di responsabilità con uno scambio, a chi si è autoproclamato paladino e difensore del bene della città per poi fare marcia indietro”.
Ad una eloquente foto postata sul suo profilo social, che le ritrae intente a sfilare insieme ai ragazzi durante la manifestazione di “Libera” ha concluso: “Onore servire la nostra Formia, onore essere stata il tuo vice. Grazie sindaco Paola Villa, grazie Paola”.