FORMIA – “Non c’è da stare allegri a Formia”. E’ il laconico commento con cui si apre un messaggio di considerazioni composto dal Consigliere comunale in quota Pd- Fbc Claudio Marciano. All’esito della votazione sugli assestamenti di bilancio e la decisione del Sindaco Villa di lasciare la Sala Ribaud, il consigliere Marciano mette a punto un’analisi dei fatti che parte proprio dalla città. La stessa angolazione del Primo cittadino che tra qualche ora incontrerà la stampa e subito dopo l’accaduto ha diretto un messaggio alla sua città, mentre cominciavano a fioccare parole e considerazioni dai banchi dell’opposizione.
Il consigliere Marciano le sue dichiarazioni le ha fatte in aula in merito alla sua lettura della votazione, ma successivamente ha dedicato le parole di ieri alla scomparsa del compagno politico, nonchè Conisgliere comunale della maggioranza del sindaco Villa, Gerardo Forte. Solo oggi, arriva a postare – tramite il suo profilo social – la sua articolata lettura dei fatti politici di Formia. ” Il futuro politico della città – scrive Claudio Marciano – è, mai come in questi giorni, fosco. Quella che doveva essere una rivoluzione civile, Paola Villa sindaca, si è rivelata una profonda delusione: litigi e dimissioni continue, programma elettorale stravolto, polemiche sterili sul passato quando si doveva amministrare il futuro. Una nuova politica già decrepita in fasce. Malgrado la Sindaca stessa abbia ammesso il suo fallimento, qualcuno ha ancora il coraggio di difendere l’amministrazione uscente: ci ha provato (a fare cosa?), ma glielo hanno impedito (chi?).
In questi due anni e mezzo nessun interesse “forte” è stato scalfito“.
Da qui una carrellata di considerazioni sull’operato: “L’abusivismo edilizio? Zero. Il PRG, che la precedente amministrazione aveva finito di redigere, è rimasto nei cassetti. La camorra? Zero. Al netto delle dichiarazioni di principio della Sindaca”; e così via attraversando altri argomenti: “L’acqua privata? Zero. Acqualatina continua a fare quello che gli pare. Nessuna modifica al piano degli investimenti, all’assetto societario, niente sul processo di ripubblicizzazione. Sì, la Sindaca ha votato contro il bilancio e il piano tariffario. Niente di nuovo, lo ha fatto Bartolomeo prima di lei. La sanità? Zero al cubo”.
“Paola Villa – scrive ancora Marciano – si è alleata con una lista diretta espressione della clinica privata di Maurizio Costa. Ha beneficiato dei suoi voti. Ha dato ai rappresentanti di questo schieramento posti di potere importanti. Ora che gli sono ritorti contro, sentirla parlare di conflitti di interesse è ridicolo. Come se fosse vero adesso e non nel 2018. Potrei continuare sul PUT neanche discusso, sugli allevamenti di itticoltura, su cui si è agito in grave ritardo, sul porto commerciale e i suoi traffici, su cui Formia non ha fatto mezzo passo politico-amministrativo per opporsi. Potrei continuare con i progetti di “valorizzazione” e cioè privatizzazione dei beni pubblici a fondi immobiliari, per fortuna mai andati in porto”.
E conclude: “Paola Villa è caduta sulle piccole cose: litigi, incomprensioni, irresponsabilità reciproche. Nessun potere “forte” le ha dato la spallata perché si è trovato la strada sbarrata. Anche a me piacerebbe credere in una narrazione così semplice, ma è falsa. Post fata resurgo: sì, ma su basi razionali”.