FORMIA – Che la vittoria abbia moltissimi padri e la sconfitta è sempre orfana, la riprova, puntuale, è arrivata dal silenzio interrotto da una delle due liste “superstiti” che sinora hanno fatto parte della risicata maggioranza del sindaco di Formia Paola Villa. “Un’altra Città”, smentendo lo stesso primo cittadino che ha dichiarato molto bene come sia “terminato e fallito” il suo progetto politico, prova a rilanciare in avanti la palla accusando quelli sino a qualche tempo sono stati alcuni componenti dello stesso schieramento civico. I consiglieri comunali, ormai ex, Christian Lombardi, Valentina Forcina, Emanuela Sansivero, Daniele Nardella e Simone Troisi, hanno mantenuto sinora le bocche ermeticamente ben cucite. L’hanno fatto per oltre un mese, un lasso temporale durante il quale il sindaco, impegnato a tentare di allargare il periplo della sua maggioranza, è riuscito a reintegrare il solo Giovanni Costa. Troppo poco per sperare di approvare, in extremis e al fotofinish, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e rimettere la nave in equilibrio.
“Un’altra città” ora, ripetendo il ritornello del sindaco Villa, punta il dito dritto contro i colleghi di maggioranza di “Ripartiamo con voi” e di “Formia Vinci”. Hanno deciso di togliere, in due fasi distinti, di togliere il disturbo – è la principale accusa – “non per ragioni politiche, come normalmente accade, ma per capricci ed interessi personali. Da tempo c’era chi aveva impegnato tutte le sue energie nel costruire un progetto di città, sincero, coerente e credibile e chi, con arroganza e strafottenza, giocava sulla pelle dei cittadini nel distruggere a prescindere, solo per beceri interessi individuali o per incapacità nel partorire qualsiasi idea diversa dal nulla.”
Per “Un’altra città” i responsabili, “sia mandanti che esecutori”, che stanno per commissariare, dopo tre anni,il comune di Formia “hanno un nome e cognome”. In una guerra fratricida vengono menzionati i nomi di Dario Colella, Ida Brongo, Lino Martellucci e Antonio Capraro. Sono accusati di essere un prototipo di Maresciallo Badoglio 4.0 e di abbandonare “Formia a se stessa nel momento peggiore della sua storia dal dopoguerra”. Poco importa che i presunti “traditori” della professoressa Villa abbiano fatto parte della stessa maggioranza discioltasi come neve al sole perché troppo diversa per guidare una città importante ed impegnativa come Formia.
In effetti la professoressa Villa aveva già denunciato e censurato quella che è suo dire è stato un forte limite della sua coalizione, la “politica dell’assenza”. Ora “Un’altra città” rincara la dose. L’unico valore aggiunto dei consiglieri ‘Costiani’ e di Antonio Capraro “ è la continui richiesta di assessori, deleghe, incarichi a vario titolo. Scarsamente partecipativi nelle riunioni di maggioranza e di commissione, mai propositivi. Mai un contributo positivo, mai un intervento rilevante, né in consiglio comunale, né all’interno della maggioranza”.
Accuse, gravi, sono mosse anche nei confronti degli assessori dimissionari di Ripartiamo con voi”, Lino Forte ed Alessandra Lardo, “lasciati soli al loro destino, privi di sostegno dallo stesso gruppo politico di provenienza e costretti, dal titolare del cartellino, a dimettersi contro la propria volontà”.
In questo clima di guerriglia civile il più bersagliato è stato il capogruppo di Formia Vinci Antonio Capraro, il mancato tredicesimo che avrebbe permesso, in caso di voto favorevole sull’assestamento, al sindaco Villa di proseguire. A cavallo del Capodanno è stato il più bersagliato per aver chiesto, nonostante fosse rappresentante di se stesso, tre assessori e quattro delegati al sindaco Villa per permetterle di sopravvivere. L’interessato, sorridendo a 32 denti, non ha confermato affatto questa ricostruzione ma ha anche osservato dell’altro in merito all’orami noto “faccia a faccia” a metà dicembre. E avanza un interrogativo: “E’ se l’incontro fosse andato in maniera diversa e io avessi subito altre e più pressanti richieste? Nessuno di questa amministrazione uscente dice e scrive che sono stato invitato ripetutamente a fare un nome per la Giunta Villa nel corso di due anni e mezzo ma ho sempre declinato le proposte che mi arrivavano. Come capogruppo della lista Formia Vinci sono stato isolato e mai più coinvolto in qualsiasi decisione amministrativa. Questa è un verità che non piace pubblicare. Ma non fa niente”.
Intanto un interrogativo rimane insoluto sul tappeto: se è vero che la professoressa Villa intende ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative, quali saranno i suoi compagni di viaggio? Il quesito se l’è posto la stessa “Un’Altra città” che, a bassa voce, ha dovuto incassare il perdurante silenzio dell’altra lista gemella e superstite della maggioranza ormai in liquidazione. Nessuna dichiarazione, nessun commento, niente di niente da parte di “Formia città in comune” che esprime(va) il fondatore del progetto del sindaco, il dimissionato assessore al turismo Kristian Franzini, i consiglieri Marco Bianchini e Fabio Papa e soprattutto il presidente d’aula Pasquale Di Gabriele. Paola Villa intende rimettersi in gioco (“vedo tante persone che mi chiedono di farlo”) ma i timidi applausi partiti dal fondo e nell’anonimato di una triste sala Sicurezza nel corso della conferenza stampa del 30 dicembre hanno detto il contrario. Almeno per il momento. Che il recinto si sia aperto e i buoi possono scappare da un momento all’altro (soprattutto da parte della lista della maggioranza civica che guarda a destra) – il riferimento su tutti va al presidente del consiglio Di Gabriele – è un timore più che fondato.
Il comune non è stato ancora commissariato e il Pd teme che un ritorno di Paola Villa possa svilupparsi nel campo progressista. Ecco la presa di posizione del capogruppo del Pd Claudio Marciano: “Paola Villa è caduta sulle piccole cose: litigi, incomprensioni, irresponsabilità reciproche. Nessun potere “forte” le ha dato la spallata perché si è trovato la strada sbarrata. Anche a me piacerebbe credere in una narrazione così semplice, ma è falsa”. Una curiosità, infine. Nei minuti che hanno preceduto mercoledì scorso la conferenza stampa dell’ormai ex sindaco Villa nella centralissima via Vitruvio veniva aperto, a sorpresa, il primo point elettorale. Anche se nessuno sa quando si svolgeranno, in primavera o in autunno,le elezioni amministrative anticipate. Il progetto, “Risorgimento Formiano”, è incarnato dall’Onorevole Gianfranco Conte, per cinque volte deputato di Forza Italia e in due circostanze sottosegretario di stato con il governo Berlusconi. Al momento è sostenuto dalla sua lista civica Formia con te, Nuova Area e Fratelli d’Italia. Ma i vertici provinciali del partito di Giorgia Meloni ne sono a conoscenza e, soprattutto, condividono strategia e finalità?