ROMA – Il presidente nazionale dell’associazione ambientalista Fare Verde, avvocato Francesco Greco, dichiara che “è irricevibile la proposta di individuazione di aree potenzialmente idonee a ospitare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari.” La Sogin, società pubblica di gestione del nucleare, ha ricevuto il nullaosta del Governo e nella notte scorsa ha pubblicato sul sito web, la Carta nazionale delle aree più idonee dove realizzare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari. Uno studio tenuto segretissimo dal 2015 e che viene reso noto nel momento in cui la pubblica opinione è distratta dalle festività natalizie e dalla pandemia di Coronavirus.
“Crediamo sia folle spostare i rifiuti nucleari dai luoghi dove sono prodotti per portarli da altre parti – dichiara Francesco Greco, presidente nazionale di Fare Verde – ci sembra assurdo andare a contaminare ulteriori territori con scorie ad alta radioattività, che hanno una durata di secoli, mentre i terreni dove ci sono i resti delle centrali atomiche italiane ben difficilmente potranno tornare ad essere coltivabili o abitabili. Uno spandimento di scorie, quello proposto dal Governo Conte, di cui nessuno ha bisogno. Per questo ci auguriamo la più ampia mobilitazione per rispedire al mittente questo piano irricevibile. Inoltre, mettiamo in guardia sul pericolo del “ricatto occupazionale”, metodo già usato in passato per piegare la volontà delle popolazioni e degli amministratori locali. Infatti, sono previsti incentivi, con i quali convincere i Comuni ricompresi nella mappatura a farsi avanti e accettare il progetto che costerà 1,5 miliardi di euro.
“Il problema enorme dello stoccaggio dei rifiuti radioattivi – conclude Greco – è l’ennesima conferma di quanto fossimo nel giusto noi ambientalisti, quando assieme al popolo italiano ci siamo battuti affinché l’Italia uscisse dalla follia nucleare.”